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Parco Parenzo Nord, bonifica fatta I veleni della Caffaro sono ricordi

Brescia, interessata una superficie di oltre 3.800 metri quadrati .

Parco Parenzo Nord, bonifica fatta I veleni della Caffaro sono ricordi

Torna “libero” dai cantieri, ma soprattutto dai veleni della Caffaro (e non solo) il parco Parenzo Nord del quartiere di Chiesanuova. Si sono conclusi, infatti, i lavori di bonifica ambientale e di ripristino che hanno interessato una superficie di 3.811 metri quadrati, oltre la metà dei 6462 metri quadrati complessivi. Il progetto esecutivo, che comprendeva anche la bonifica del parco Palermo, era stato approvato dalla Giunta comunale il 2 dicembre 2020 per un importo complessivo di 1.210.000 euro, 900mila dei quali per opere da appaltare.

Gli interventi, riguardanti entrambi i parchi, sono stati affidati, con un’unica gara d’appalto, a una sola impresa per un importo di complessivo di 773.978 euro (al netto di Iva), ma il consuntivo è di poco più di 1 milione, perché nel corso dei lavori si sono aggiunte spese ulteriori in quanto durante gli scavi sono stati ritrovati frammenti di amianto che non erano stati individuati durante le procedure di caratterizzazione, effettuate in contraddittorio con Arpa. L’importo totale, comprensivo dei lavori aggiunti a seguito delle perizie, è quindi salito a 1.059.409,8 euro (compresa l’Iva al 10%). Il progetto, illustrato dalla sindaca Laura Castelletti, dall’assessora all’Ambiente Camilla Bianchi e dalla tecnica responsabile delle bonifiche Susi Canti, ha mantenuto 38 piante mentre 15 sono state abbattute e sostituite con 23 alberi e dieci siepi e cespugli. Il 5 luglio scorso è arrivata la certificazione di avvenuta bonifica dalla Provincia di Brescia, che chiude definitivamente l’iter. Come ricordato dalla sindaca, sono così 11 i parchi che rientravano nell’area dell’ordinanza Caffaro bonificati negli ultimi 10 anni dal Comune, nel quartiere di Chiesanuova. Non si è ancora arrivati alla fine, però. In corso c’è la bonifica dei parchi di via Livorno (data di consegna prevista nel 2025) e Fura Sud e Nord (entro fine 2024). Durante i lavori è emerso un imprevisto: al Fura Nord sono state riscontrate scorie e materiale non conforme, di origine antropica e non naturale, che richiede ulteriori analisi. Federica Pacella