MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Pazienti reumatici in Val Brembana: diagnosi precoce e meno attesa

Parte il progetto pilota dell’Asst Papa Giovanni XXIII nelle strutture di Zogno e San Giovanni Bianco. I medici già operativi a Bergamo seguiranno i pazienti direttamente negli ambulatori sul territorio

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San Giovanni Bianco (Bergamo) – Importante iniziativa dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo in Val Brembana, dove sta per partire un progetto pilota riservato ai pazienti reumatici. Da luglio nella casa di comunità di Zogno e all’ospedale di San Giovanni Bianco i medici già operativi a Bergamo seguiranno i pazienti ma negli ambulatori che saranno aperti nei due centri brembani. L’obiettivo è di avere una diagnosi precoce, fondamentale per risolvere poi la malattia, ridurre i tempi di attesa per i pazienti ma anche le distanze dagli ambulatori e liberare spazi all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Un giorno alla settimana un medico dell’Unità di Reumatologia di Bergamo sarà alla mattina a San Giovanni Bianco e nel pomeriggio a Zogno. Nell’ospedale, in un ambulatorio specifico, si occuperà di pazienti già in cura con i cosiddetti farmaci biologici (farmaci innovativi composti da anticorpi monoclonali in grado di bloccare le proteine responsabili dell’infiammazione): verranno dispensati i farmaci di questa tipologia previa una visita clinica del paziente. Attualmente in Val Brembana sono circa un centinaio i pazienti affetti da tale problema che finora dovevano recarsi a Bergamo almeno tre o quattro volte all’anno. Nella casa di comunità di Zogno, invece, sono previste le visite, sempre a pazienti della Val Brembana, per poter arrivare a una diagnosi precoce della malattia.

«Nelle artriti – spiega Massimiliano Limonta, responsabile dell’Unità di Reumatologia di Bergamo – la diagnosi precoce è fondamentale: entro 3-6 mesi dall’insorgere dei sintomi occorre iniziare la cura. Ed è quello che cercheremo di fare a Zogno, con il supporto dei ventisei medici di famiglia della valle. Saranno loro, infatti, a dover inviare alla prima visita, tramite un canale preferenziale di comunicazione con la casa di comunità, i pazienti che ritengono possano essere critici: i più gravi potranno continuare ad essere seguiti a Zogno, oppure, se valutati particolarmente gravi, inviati all’ospedale Papa Giovanni XXIII Bergamo". Presso l’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo sono seguiti circa 10mila pazienti con malattie reumatiche.