Monia Bortolotti: cosa rischia la giovane mamma accusata di aver ucciso i due figli

Il 29 novembre la ventottenne di Pedrengo comparirà davanti al gup. Nel frattempo è scontro fra periti

Monia Bortolotti, 28 anni, nella foto a destra è con Mattia, morto soffocato fra le sue braccia

Pedrengo, 10 ottobre 2024 – La data è fissata: 29 novembre, udienza straordinaria davanti al gup Raffaella Mascarino, la stessa che si è occupata di Moussa Sangare, reo confesso per l’omicidio di Sharon Verzeni.

Ora l’imputata è Monia Bortolotti, la mamma di 28 anni di Pedrengo arrestata nel novembre 2023 dai carabinieri con l’accusa di aver ucciso i suoi due bambini, Alice e Mattia di 2 e 4 mesi, tra il 2021 e il 2022. Passo successivo alla chiusura delle indagini, la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm.

I possibili sviluppi

Con il doppio infanticidio reato da ergastolo, la strada che si profila per la giovane mamma è il processo in Corte d’Assise, a meno che non venga richiesta un’ulteriore perizia. Fermo restando che tutti hanno concordato sulla pericolosità sociale di Bortolotti per sé e per gli altri, i periti nominati dal Tribunale Patrizia De Rosa ed Elvezio Pirfo, dopo l’incidente probatorio di luglio avevano concluso per la totale incapacità di intendere e di volere. Diagnosi condivisa dalla psichiatra della difesa, Marina Verga.

Monia Bortolotti soffrirebbe di una profonda depressione originata da una sindrome che ha radici lontane, addirittura nella sua infanzia. Accolta in un orfanotrofio di Calcutta, è stata in seguito adottata da una coppia di Gazzaniga che poi si è separata. Lei è rimasta con il padre. Ma i problemi per la ventottenne si sono inaspriti proprio con la gravidanza.

La fase di indagine

Il consulente della Procura Sergio Monchieri ha intravisto al massimo una seminfermità, ma la ritiene lucida. Da alcune settimane Bortolotti si trova nella Rems di Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, la residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza di detenuti con problemi psichiatrici. È stata trasferita qui dal carcere non appena è stato trovato un posto disponibile.

L’imputata nega di aver ucciso i figli, Alice trovata senza vita nella culla a 4 mesi dopo una poppata il 15 novembre 2021; Mattia morto soffocato tra le sue braccia a 2 mesi il 25 ottobre 2022. Così sostiene Bortolotti ricordando l’appartamento di Pedrengo dove viveva con il compagno Cristian Zorzi, padre dei due piccoli.

La tesi della Procura è che Monia Bortolotti fosse insofferente al pianto dei bimbi. Ma lei ha sempre negato le accuse, sostenendo di non aver mai fatto loro del male intenzionalmente.