MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Pizzaballa patriarca di Gerusalemme L’orgoglio di tutta la Bergamasca

Campane a festa a Cologno suo paese d’origine. Monsignor Beschi: "È un segno. della considerazione del Papa"

di Michele Andreucci

Quando in paese è arrivata la notizia, le campane hanno suonato a festa e l’intera comunità ha gioito. D’altro canto l’evento che ieri ha fatto felice tutta la diocesi bergamasca meritava davvero il plauso dei cittadini di Cologno al Serio, oltre che di tutti i bergamaschi: monsignor Pierbattista Pizzaballa, 55 anni, originario proprio di Cologno, è stato nominato da Papa Francesco patriarca di Gerusalemme dei Latini. Finora il religioso orobico era Amministratore Apostolico in sede vacante della medesima circoscrizione.

"Quello del Papa - ha commentato il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi - è un segno di grande considerazione e stime nei confronti di monsignor Pizzaballa. La diocesi è vicina a lui, ai suoi familiari, in particolare alla sua mamma, e a tutta la comunità di Cologno al Serio. Questa nomina per me è una grande gioia".

Monsignor Pizzaballa è arrivato in Terra Santa nel 1990 e nel 1993 ha completato gli studi di specializzazione allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. In seguito è stato professore di ebraico biblico alla Facoltà Francescana di scienze bibliche e archeologiche di Gerusalemme, mentre ha iniziato il servizio nella Custodia di Terra Santa il 2 luglio 1999. Nel maggio 2004 è stato eletto Custode di Terra Santa e Guardiano del Monte Sion, fino all’aprile del 2016. Il 24 giugno di quell’anno, infatti, Papa Francesco lo ha nominato Arcivescovo Titolare di Verbe e Amministratore Apostolico sede vacante della Diocesi Patriarcale di Gerusalemme dei Latini. E il 10 settembre 2016 fu consacrato vescovo nella Cattedrale di Bergamo dal cardinale Leonardo Sandri.

Il neopatriarca di Gerusalemme sarà ospite martedì alle 18.30, in live streaming, di “Molte Fedi sotto lo stesso cielo”, la rassegna organizzata dalle Acli provinciali. Dialogherà con il presidente Daniele Rocchetti. "Per noi è un grandissimo onore averlo come ospite - spiega Rocchetti -. Sarà l’occasione per ascoltare a caldo le sensazioni della nomina e fare un quadro del complesso contesto mediorientale".