F.D.
Cronaca

Lotta al terrorismo, la denuncia dell'Ugl di Bergamo: "Così è dura"

Il sindacato punta il dito contro la situazione dell'organico e dei mezzi della polizia sul territorio

Polizia

Bergamo, 25 agosto 2017 - "Garantire la sicurezza in città con questi organici e in queste condizioni è difficile". A lanciare l’allarme è il segretario provinciale di Bergamo dell’Ugl (Unione generale lavoratori) polizia di Stato, Roberto Villa. "Preso atto che in questi ultimi anni il personale è costantemente diminuito, i carichi di lavoro, al contrario, sono aumentati così come i servizi gravosi, spesso in condizioni disagiate e usuranti, ci chiediamo come si possa affermare che l’allerta terrorismo a Bergamo sia sempre alta". Parole, si legge nella nota, "forse confortanti per chi non è addetto ai lavori, ma che sanno di presa in giro per chi tutti i giorni, rischia la propria vita per tutelare quella degli altri. Di una cosa siamo convinti: la prima e vera contromisura per garantire la sicurezza, quale immediata risposta alle numerose richieste d’intervento e a una eventuale emergenza terrorismo, sia la presenza di più pattuglie sul territorio, cosa che forse non sta a cuore a nessuno, a differenza di quanto accade durante altre manifestazioni ove uomini e mezzi arrivano da qualsiasi parte d’Italia".

Da tempo il sindacato Ugl di polizia pone l’accento su alcune problematiche. "Alla sala operativa, dove arrivano richieste d’intervento c’è quasi sempre un solo operatore. Oltre a dover rispondere alle chiamate in arrivo dal Nue, ha numerosissime incombenze da gestire tra cui coordinare gli equipaggi sul territorio e i servizi di ordine pubblico, gestire gli allarmi antifurto e antirapina collegati alla questura, visionare oltre 150 telecamere, accertare che non vi siano segnalazioni importanti rilevate dal sistema Thor della Valle Seriana. Lo stesso dicasi per l’utilizzo sistematico delle Volanti, a volte soltanto due presenti per ciascuno dei quattro quadranti impiegate nel controllo del territorio. L’ufficio immigrazione a oggi conta 41 dipendenti, rispetto ai 45 del 2015, l’ufficio preposto alle espulsioni solamente 4 dipendenti a fronte della mole di lavoro in costante aumento in tutta la provincia. Analogo problema vale per l’ufficio polizia di frontiera dello scalo di Orio al Serio, terzo scalo internazionale con oltre dieci milioni di passeggeri, ove il personale assegnato (circa 120 unità), risulta essere la metà rispetto al concorrente scalo di Linate".