FRANCESCO SARUBBI
Cronaca

Pontida: anziani maltrattati, sei indagati alla Rsa Bramante. Ci sono anche le direttrici

L’operazione è stata avviata dai carabinieri dopo le segnalazioni da parte dei parenti degli ospiti. Oltre ai dirigenti, indagati anche quattro Oss

Pontida, 28 febbraio 2024 – L’indagine (pm Magnolo) era scattata a marzo 2023 dopo la segnalazione da parte di alcuni parenti degli ospiti della Rsa Bramante di Pontida, situata in una zona collinare, all’interno di un parco, una struttura moderna che dispone di 69 posti accreditati, di cui 20 all’interno di un nucleo di nuova costruzione.

I carabinieri nella Rsa (De Pascale)
I carabinieri nella Rsa (De Pascale)

Sul loro sito si descrivono come una struttura all’avanguardia e con "personale dotato di un elevato grado di sensibilità e di attenzione alle esigenze degli ospiti". Struttura che fa parte del gruppo La Villa di Firenze. Ma a dispetto del verde e del panorama, non tutto, secondo quanto emerso dalle indagini, andava bene. Già, perché secondo chi indaga, all’interno della Rsa il clima era ben diverso, con pazienti costretti a subire maltrattamenti da parte di chi li doveva assistere.

Ieri mattina il blitz da parte dei carabinieri della stazione di Cisano Bergamasco, con i colleghi della compagnia di Zogno. I militari sono entrati nella struttura per notificare l’avviso di indagine a sei persone: per quattro sono state richieste misure disposte dal giudice per le indagini preliminari Federica Gaudino su richiesta della procura di Bergamo.

Provvedimenti che hanno colpito le due direttrici della Bramante (per loro interdittiva di un anno), oltre a quattro operatrici socio sanitarie (di cui una ai domiciliari) che lavoravano all’interno che risultano indagate. Al blitz hanno preso parte anche gli uomini del Nas per alcuni controlli nei locali della mensa.

Al vaglio anche i medicinali, oltre alle loro condizioni e quelle della struttura in generale. Per diverse ore i carabinieri avrebbero eseguito controlli e accertamenti, ascoltato i presenti. L’indagine sarebbe partita dopo le segnalazioni ai carabinieri della stazione di Cisano Bergamasco dei parenti di alcuni ospiti, tra loro anche un ex finanziere, che avrebbero descritto una situazione tutt’altro che idilliaca tra le pareti della residenza per anziani.

Riguardo l’indagine che ha chiamato in causa personale della Rsa Bramante di Pontida, la società La Villa di cui fa capo ha diffuso un comunicato in cui spiega: "La società prende atto delle indagini nei confronti di taluni operatori socio-sanitari della Rsa Bramante di Pontida e fornirà alla magistratura inquirente tutta la collaborazione necessaria per la corretta ricostruzione dei fatti. La Società tiene tuttavia a precisare come, da sempre, all’interno della Rsa Bramante come di tutte le altre strutture gestite dal Gruppo, la tutela della salute e del benessere degli ospiti abbia costituito e continui a costituire la priorità assoluta. Per questo motivo, la Società rigetta con forza ogni illazione circa eventuali tacite tolleranze di comportamenti illeciti da parte dei propri responsabili".