MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Nella Bergamasca 118 nuovi postini, stabilizzato pure portalettere 54enne

Le Poste prevedono anche 31 assunzioni per impiegati da mettere agli sportelli per ovviare ai pensionamenti

Un postino

Bergamo -  Secondo i sindacati c’è ancora da lavorare sulla carenza di personale, ma sicuramente la notizia che a partire dal 1° marzo nella Bergamasca prenderanno servizio in Poste Italiane 118 postini rappresenta una bella soddisfazione. Visto che la provincia orobica è da tempo alle prese con una carenza molto forte di personale, soprattutto a causa dei pensionamenti. Saranno 110 portalettere ad avere un contratto a tempo pieno e otto un contratto part time. I 118 si andranno a sommare agli attuali 368 postini. Tra i 118 stabilizzati nella Bergamasca, il 60% arriva da fuori provincia: non ci sono solo giovani, ma anche qualche cinquantenne.

Il più anziano ha 54 anni e, dopo aver consegnato lettere e raccomandate per almeno nove mesi negli ultimi tre anni, è stato ritenuto idoneo alla stabilizzazione, ovvero al passaggio da un contratto a termine – a volte della durata di soli tre mesi – a uno a tempo indeterminato. A Bergamo i nuovi portalettere sono 25 (21 con contratto full time e 4 part time); ad Albino se ne contano tre; a Clusone sei; a Dalmine 12; a Lovere cinque; a Ponte San Pietro 17; a Romano di Lombardia otto; a Sarnico sette; a Trescore Balneario dieci; a Treviglio 12; a Valbrembo sette; a Zingonia sei. L’iniezione di nuovo personale è stata possibile grazie all’accordo sindacale sulle politiche attive del 13 giugno 2018: i primi ingressi risalgono al 2019, poi il piano è stato accantonato, congelato a causa della pandemia. A firmare l’intesa a livello regionale, Slc-Cgil, Slp-Cisl, Uil Poste, Confsal, Failp, Cisal e Ugl.

Non si tratta solo di un rinforzo ai postini che sono già al lavoro nella Bergamasca perché – stando ai sindacati – sono previste nuove assunzioni di impiegati allo sportello per coprire 31 posizioni (in alcuni casi ci sarà il passaggio dall’attività di recapito allo sportello). «Il lavoro però non è ancora finito – sottolinea Rossana Pepe, segretario generale della Slp-Cisl di Bergamo – A livello lombardo, abbiamo avuto un anticipo di 1.100 persone divise tra stabilizzazioni di portalettere, trasformazioni di contratti part time in full time e nuove assunzioni di personale destinato agli sportelli. In questi giorni stiamo accompagnando i portalettere a Milano, in Assolombarda, per firmare il contratto. Ma va ricordato che Bergamo in particolare sta vivendo un periodo di carenza molto forte di personale, soprattutto a causa dei pensionamenti". «Certo – spiega Marisa Adobati della segreteria della Slc-Cgil di Bergamo – c’è anche la soddisfazione di vedere giovani, e meno giovani di 40-50 anni, che hanno già lavorato per Poste Italiane e che vengono stabilizzati".