Primo istituto agrario in Lombardia. Cantoni, 150 anni valgono una festa

Treviglio, premiati i periti diplomatisi settant’anni fa. Dai ricordi stimoli per il futuro

Primo istituto agrario in Lombardia. Cantoni, 150 anni valgono una festa

Gli ex alievi diplomatisi settant’anni fa hanno ricevuto una pergamena ricordo e sono stati i protagonisti della festa

Una vera e propria fucina di eccellenze: così si può definire l’Istituto Tecnico Agrario Cantoni di Treviglio che ha festeggiato i 150 anni di attività didattica. Festa grande e molto partecipata (centinaia gli ex allievi presenti), tra premiazioni, emozioni e ricordi. Il Cantoni – fondato nel 1874 a Grumello del Monte e poi trasferito in pianura a Treviglio nel 1919 perché ritenuta sede più appropriata – è un’esperienza scolastica rara con un passato straordinario, uno dei primi istituti agrari in Italia e particolarmente in Lombardia. La giornata si è caratterizzata durante la Messa di ringraziamento (celebrata dall’ex allievo fra Giovanni Amisano) con il dono a tutti i partecipanti di una piccola pianta quale omaggio dei 150 anni di “crescita collettiva” e segno di una formazione agraria ricevuta ieri ed oggi e accolta con spirito di attenzione al mondo di un’agricoltura vissuta. Gli onori di casa sono stati fatti dal presidente degli ex allievi Gabriele Valota. Poi i momenti degli incontri fra gli “ex”, alcuni diplomati periti agrari addirittura settant’anni fa e la fase delle premiazioni di questi alunni speciali – Plinio Andena, Giuseppe Colzani, Piero Tadolti –, ai quali è stata consegnata una pergamena per essersi diplomati nel 1954. Tutti hanno narrato aneddoti della loro esperienza di studenti d’altri tempi.

L’ex allievo Giuseppe Ogliari ha relazionato sul progetto “lezioni didattiche”, approfondimento tecnico sulla realtà agricola in movimento e in evoluzione. Sono seguite due tavole rotonde sul territorio con al centro il tema della sostenibilità. Si sono ascoltate tante storie di generazioni, il racconto del professor Enrico Di Vito, ex studente e docente a sua volta di centinaia di futuri tecnici agrari. Interessante il confronto fra giovani studenti appena diplomati – Mattia Ferrandi, Tecla Mora, Riccardo Prezziati – con Francesco Bargiggia, vicepresidente dell’associazione e con Enrico Di Vito. Insomma una festa fra il tempo passato e l’oggi, all’insegna della buona memoria e del futuro che non può tralasciarla.

Amanzio Possenti