
Stefano Rho (De Pascale)
Bergamo, 31 marzo 2016 - Settimana prossima dovrebbe tornare a scuola, fra i suoi alunni. Ieri mattina, intanto, ha incassato un nuovo successo, dopo che venerdì scorso aveva accettato la conciliazione proposta dal Miur ed era stato reintegrato. Stefano Rho, 43 anni, il docente di filosofia che il 27 gennaio era stato licenziato per non aver dichiarato in un'autocertificazione per il ministero dell'Istruzione la multa di 200 euro che gli era stata comminata la sera di Ferragosto di 11 anni fa, quando era stata sanzionato dai carabinieri per aver fatto la pipì in un cespuglio ad Averara, dove aveva preso parte a una sagra paesana, ieri è stato assolto nel merito dal gup Ezia Maccora, perchè il fatto non costituisce reato, dal procedimento penale originato proprio dal non aver dichiarato la prima sentenza di condanna: la multa di 200 euro decisa dal giudice di pace di Zogno.
L'insegnante era accusato di mendacio, cioè di aver dichiarato il falso. Il procedimento riguardava un decreto penale di condanna, arrivato a Rho nel maggio del 2015, contro il quale il docente aveva fatto ricorso e in udienza aveva poi chiesto la messa alla prova: svolgere lavori socialmente utili. La condanna, circa 4mila euro, era stata convertita in 40 ore di lavoro, che sono state svolte dal 43enne alla comunità per minori Don Milani di Sorisole, dove ha fatto corsi di alfabetizzazione e supporto allo studio a ragazzi tra i 16 e i 18 anni. Ieri mattina doveva presentare l'esito del periodo di lavoro con la relazione della comunità che doveva essere valutata dal gup: in caso di parere positivo la vicenda si sarebbe chiusa.
Ma il giudice Ezia Maccora è andata oltre e ha assolto nel merito l'insegnante, non ravvisando nel suo comportamento il profilo del dolo, cioè la volontà di dichiarare una falsità. L'ammenda del giudice di pace, infatti, non è iscrivibile nel casellario giudiziale e quindi Rho, al momento dell'autocertificazione per il ministero dell'istruzione, risultava incensurato, come aveva dichiarato. Era, insomma, convinto di aver detto il vero. "Sono molto contento di questa assoluzione - ha dichiarato il docente subito dopo l'udienza -. Adesso, però, voglio solo tornare in aula, tra i miei studenti, ad insegnare. Che è quello che ho sempre desiderato fare".