
Un raccolto di ciliegie degli scorsi anni
Bergamo, 3 giugno 2017 - «Gli occhi dei bambini che guardano un albero carico di ciliegie si illuminano e questo è quello che vogliamo le persone ricordino dopo aver visitato la nostra azienda: il nostro obiettivo non è solo vendere frutta ma regalare un’esperienza». Porte aperte nel weekend all’azienda agricola Castel Cerreto di Treviglio dove questo fine settimana sono attesi tantissimi ospiti pronti a riversarsi tra i filari dei frutteti per assaggiare e raccogliere ciliegie, fragole e mirtilli direttamente dagli alberi. «Abbiamo introdotto la raccolta fai-da-te ormai da quattro anni ed è stata un grande successo» spiega Francesco Tassoni, 38 anni, che insieme a due soci, Fabio Proverbio e Stefano Pirrone, gestisce l’azienda agricola che ha scelto di abbracciare la filosofia del biologico.
«Ci piace portare la gente in campagna e far capire, nella massima trasparenza, cosa coltiviamo e come lo coltiviamo» ha aggiunto. A Treviglio ogni weekend arrivano tantissime persone, soprattutto famiglie con bambini, che giungono da tutta la bergamasca, da Crema, Brescia e Milano. Non c’è nessun biglietto di ingresso: si paga solo la frutta raccolta e l’invito a lasciarsi conquistare dalla natura è rivolto a tutti. Il personale si occupa di fornire le vaschette e di indirizzare gli ospiti ai filari dove si può trovare la frutta al giusto grado di maturazione pronta per essere colta e assaporata. L’azienda agricola è aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30 ma oggi e domani nel paradiso verde di Treviglio saranno due giornate speciali perché la frutta da raccogliere è davvero tanta. Tra le attività dell’azienda ci sono anche progetti dedicati ai più piccoli e alle scuole: «Vogliamo far capire ai bambini che la frutta non cresce al banco del supermercato ma sulle piante e questo oggi per loro non è scontato» ha spiegato Francesco Tassoni.
La raccolta fai-da-te nella Bergamasca però è un’iniziativa che da tempo anche altre aziende hanno deciso di sperimentare. A Bolgare l’Azienda Agricola Il Frutteto ha scelto di aprire le porte al pubblico per far assaggiare e raccogliere la frutta coltivata e la stessa filosofia l’ha abbracciata anche l’azienda agricola Fior di Frutta a Gorle dove si trovano quasi 2mila ciliegi, 1500 alberi di pesche e ancora albicocche, susine, cachi, fichi e mele. Da sei anni si possono raccogliere gustosissime ciliegie dai 1200 alberi del frutteto di Valbrembo e dolcissime pesche noci a due passi dal monastero di Astino dove l’azienda agricola Sant’Anna di Matteo Locatelli cura e coltiva 1400 piante. Ciascun ospite che sceglie di accedere al frutteto è invitato ad acquistare una quantità minima pari a un chilo di frutta e le confezioni per la raccolta e le borsette sono fornite dall’azienda che si occupa anche di guidare gli ospiti tra i filari e seguirli nelle operazioni per insegnare il rispetto della natura, dei suoi ritmi e delle piante. «La raccolta fai-da-te di frutta è molto più economica rispetto all’acquisto al supermercato e la frutta è staccata dai rami solo quando è matura e subito gustata ed è genuina perché non necessita di alcun trattamento» spiega Matteo Locatelli, 28 anni, titolare dell’azienda che sta lavorando all’apertura di un nuovo frutteto di albicocche vicino al monastero di Astino.