REDAZIONE BERGAMO

Ragazza di 20 anni truffa due anziane e porta via loro oltre 20.000 euro: arrestata

È accusata di aver raggirato due donne, la prima ad Albano Sant’Alessandro (Bergamo) e la seconda a Milano, riuscendo a sottrarre 1,4 chili di gioielli. Il complice è riuscito a fuggire

Aumentano le truffe agli anziani

Aumentano le truffe agli anziani

Bergamo – Una ragazza di 20 anni è stata arrestata con l’accusa di aver messo a segno due truffe ai danni di due donne, la prima ad Albano Sant’Alessandro, in provincia di Bergamo, e la seconda a Milano, per un valore totale di circa 20 mila euro. In entrambi i casi le vittime sono state ingannate usando la tecnica del “finto avvocato”. Funziona così: arriva una telefonata da un truffatore che si spaccia per un avvocato e informa la potenziale vittima che il figlio è implicato in un incidente stradale ed è in grossi guai giudiziari, per cui c’è urgente di denaro (un complica va poi a casa a ritirarlo). 

La ventenne è sospettata di aver commesso il primo furto il 18 febbraio ai danni di un’anziana di 82 anni di Albano Sant’Alessandro, convincendola a consegnare denaro e tutti i gioielli che aveva in casa, per un valore complessivo stimato in circa diecimila euro.

La truffa successiva è avvenuta il 19 febbraio e analizzando le immagini dei sistemi di videosorveglianza, i carabinieri riuscivano a individuare l’auto utilizzata dai truffatori il giorno precedente, a localizzarla e a seguirne i movimenti fino a Milano, dove hanno fermato il veicolo sospetto: a bordo c’era la giovane. Si tratta di una ragazza residente a Napoli e già nota alle forze di polizia per reati analoghi.

La ventenne, unitamente ad un complice, poco prima, aveva messo a segno un altro colpo in via Solari con una tecnica molto simile, ma in questo caso il telefonista aveva finto di essere un generale dei carabinieri, riuscendo a ingannare la vittima, una signora del '57, e a sottrarle monili in oro per un valore stimato di oltre diecimila euro.

Al momento dell’intervento dei carabinieri il complice della ragazza è riuscito a scappare e a darsi alla fuga, ma era stato costretto ad abbandonare la refurtiva, che è stata recuperata dai militari. Attualmente il fuggitivo è ancora attivamente ricercato, mentre i beni recuperati sono stati restituiti alla legittima proprietaria.

La giovane è stata processata in udienza direttissima presso il Tribunale di Milano il 20 febbraio scorso per la truffa di via Solari, al termine della quale veniva rilasciata senza provvedimenti. Contestualmente veniva denunciata dai carabinieri alla Procura della Repubblica di Bergamo, che sta coordinando l’attività investigativa, in quanto sospettata di aver partecipato alla truffa commessa ad Albano Sant'Alessandro il 18 febbraio scorso e verificare il suo possibile coinvolgimento in altre truffe rilevate in provincia.