LOMAZZO (Como)
In farmacia, per la rapina, era arrivato in monopattino all’orario di chiusura. Nervosissimo, con una pistola, poi rivelatasi scacciacani, gridando contro la farmacista e tre clienti, per farsi consegnare 1.500 euro in contanti che c’erano in cassa. Una rapina messa a segno il 22 gennaio, sulla quale stavano indagando i carabinieri della stazione di Lomazzo, che già avevano acquisito una serie di informazioni sul rapinatore. Mercoledì pomeriggio verso le 14 Alex Ciavarella, 33 anni di Bregnano, si è nuovamente presentato a Lomazzo, gironzolando attorno all’ufficio postale, dove è stato notato dagli agenti di polizia locale, che lo hanno segnalato ai carabinieri. È stato subito riconosciuto come l’uomo che stavano cercando, sospettato di essere l’autore del colpo alla farmacia. Il suo atteggiamento, mentre tergiversava davanti all’ingresso della posta, tenendo d’occhio quello che succedeva all’interno, non è passato inosservato, ed è stata la premessa del suo arresto.
Dopo averlo fermato, i militari hanno proceduto a una perquisizione personale e domiciliare, recuperando e mettendo sotto sequestro alcuni indumenti, compatibili con quelli indossati durante la rapina, ma anche l’arma una pistola modello scacciacani. Infine un monopattino elettrico, anche in questo caso identico a quello utilizzato dal rapinatore per arrivare alla farmacia e scappare. Elementi sufficienti a procedere con il fermo, su disposizione del magistrato di turno, che ha chiesto la convalida al Gip, in attesa dell’interrogatorio che dovrebbe avvenire già oggi. Già nei giorni scorsi i carabinieri avevano raccolto le testimonianze di chi era presente al momento della rapina, e visionato le telecamere di videosorveglianza, ricostruendo i movimenti del rapinatore. Avevano le sue immagini e la descrizione, sia degli abiti che del monopattino, e stavano cercando riscontri del suo volto con il sistema Sari, che riconosce soggetti già fotosegnalati. Mercoledì pomeriggio si è presentato Ciavarella, le cui caratteristiche corrispondevano fortemente al soggetto ricercato: una somiglianza ulteriormente rafforzata all’esito della perquisizione.
Paola Pioppi