Tredici anni e già rapinatori. La Squadra Mobile della Questura di Lodi ha individuato e segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano un gruppo di giovani, tra cui due ragazzi di soli tredici anni, ed una ragazza di quindici responsabili di un tentativo di rapina ai danni di coetanei. Il 7 marzo scorso la gang, davanti a una fermata del pullman, avrebbe minacciato tre ragazzini in attesa di rientrare a casa dopo la mattinata di lezioni. Uno degli aggressori avrebbe estratto un coltello a scatto dalla lama lunga dieci centimetri, puntandolo al collo di uno dei minori ed intimandogli di consegnare tutto il denaro, mentre una delle ragazze presenti lo incitava a colpire il giovane preso di mira. Una delle tre giovani vittime è riuscita però a chiamare le forze dell’ordine e la baby gang ha così rinunciato al colpo.
Gli agenti dopo aver avviato le indagini anche tramite appostamenti presso gli istituti scolastici, hanno identificato gli autori: si tratta di due ragazzi di tredici anni, studenti di una scuola secondaria di primo grado di Lodi, entrambi residenti in provincia, ed una giovane quindicenne residente a Lodi. Gli ulteriori accertamenti hanno consentito di ritrovare pure il coltello utilizzato, nascosto da uno dei due autori nel proprio giubbotto. I due ragazzini tredicenni non sono imputabili per legge, per loro è scattata solo una segnalazione. La banda non sarebbe espressione di criminalità organizzata minorile, come ha voluto sottolineare ieri il dirigente della Squadra Mobile, Alessandro Battista ma il blitz nascerebbe dal frutto di "gravi espressioni di marginalità sociale e familiare in un contesto di fenomeni di aggregazione spontanea".