REDAZIONE BERGAMO

Rapporti tesi fra vicini, coppia costretta al trasloco

Le discussioni tra i vicini di casa sono all’ordine del giorno. A volte, però, si incancreniscono fino ad esacerbare gli animi. E a quel punto, quando nemmeno l’intervento della polizia e dei carabinieri riesce a sanare gli animi, l’unica via da percorrere resta quella legale. È il caso in questione discusso ieri in tribunale (giudice Laura Garufi) dove una coppia sposata e con due bambini, ad un certo punto è stata costretta a cambiare casa. Traslocano in altro appartamento (tutto da ristrutturare) accollandosi un secondo mutuo e una montagna di spese che hanno cambiato la loro vita. Questo per l’ostilità dei vicini del piano di sopra.

Resta da chiarire il motivo. Reato contestato agli imputati, un’altra coppia: atti persecutori. I fatti sono compresi nell’arco di tempo tra il dicembre 2014 e il maggio 2017. Siamo a Stezzano. Una villa quadrifamiliare di via Aldo Moro. Da una parte abitavano, una al piano terra, e l’altra al piano superiore, le due famiglie al centro della vicenda. I rapporti di buon vicinato iniziano a scricchiolare quando alla coppia querelante (assistita dall’avvocato Michele Torri) nasce il primo figlio (2014). In aula il racconto della donna. Parla di condotte persecutorie che hanno ingenerato uno stato di ansia e paura, si legge nel capo di imputazione,con in minacce, molestie (rumori forti dal piano di sopra, anche picchiettando un attrezzo contro i caloriferi al punto da impedire il riposo; il volume della radio sempre alto. Francesco Donadoni