SERIATE (Bergamo)
Gli insulti che volano, la denuncia, l’indagine e poi il ribaltone della Procura Federale. Sta suscitando scalpore la decisione del Giudice Sportivo che ha inflitto undici giornate di squalifica a Youssef Moujahid Contreras, giovane calciatore dell’Aurora Seriate, reo di aver "pronunciato costantemente, in campo ed in panchina, gravi e violente frasi discriminatorie, che si ritiene opportuno non riportare, riferite agli italiani". L’indagine è partita a febbraio al termine della sfida Vertovese-Aurora (finita 3-1 per i padroni di casa), valida per la diciannovesima giornata del Girone D categoria Juniores Regionali B U19. Dopo la gara il 18enne dell’Aurora aveva comunicato all’arbitro di aver subito "offese discriminatorie da parte di un avversario non individuato". Come accaduto nel recente e più famoso caso in Serie A tra Francesco Acerbi e Juan Jesus, gli approfondimenti della Procura Federale non hanno raccolto prove certe per squalificare uno o più tesserati della Vertovese. Viceversa gli insulti di Moujahid, in quello che sembra essere un caso di razzismo al contrario, sono stati accertati e il giovane è stato sanzionato duramente dal Giudice Sportivo. Youssef dopo la sentenza si è sfogato ribadendo la sua versione e accusando nello specifico l’allenatore della Vertovese di averlo insultato.
Alessandro Stella