Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere Evelina Pezzoli, 44 anni, titolare della farmacia di Vilminore di Scalve, finita ai domiciliari nella sua casa a Clusone. E’ accusata di aver incassato 800mila euro (sequestrati) con ricette mediche falsificate in modo da chiedere il rimborso. Farmaci destinati a trapiantati di fegato. Assistita dagli avvocati Carlo Pressiani e Riccardo Bonetti (dello studio Locatelli&Partners) la farmacista ieri davanti al gip nell’interrogatorio di garanzia ha preferito il silenzio. "Ha capito di aver sbagliato, è molto provata per quello che è accaduto". I legali hanno chiesto la revoca dei domiciliari, esigenza cautelare che verrebbe meno dal momento che la farmacia, posta sotto sequestro ma non è chiusa, a maggior ragione in un periodo come questo, ora è gestita da altra persona e su cui vigilia l’Ats di Bergamo. Il gip si è riservata sulla decisione. F.D.
CronacaResta in silenzio la farmacista arrestata