Sofia Goggia è già proiettata nel futuro, alla prossima stagione e poi a quella successiva che porta al sogno Milano Cortina 2026. Campionessa di resilienza e con una capacità di reagire alle avversità davvero unica, Sofia Goggia, sta seguendo il programma di riabilitazione che le permetterà di uscire dall’ennesimo ’’inciampo’’ di una carriera già leggendaria.
D’altronde lei è la regina dei recuperi dopo gli infortuni. Uno su tutti? Beh, quando subì la lesione del crociato a Cortina, venti giorni prima delle olimpiadi di Pechino dove era la favoritissima per l’oro e per un bis storico dopo il successo olimpico di Pyeongchang di 4 anni prima. Il sogno olimpico le permise di recuperare in tempi record e di centrare un meraviglioso argento a Pechino.
Da leggenda, il miracolo di Sofia. Anche adesso c’è un obiettivo ben chiaro nella mente di Sofia (oltre a conquistare altre coppette di specialità in discesa e superg): le Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Subito dopo l’infortunio subito in allenamento il 5 febbraio scorso (frattura della tibia e del malleolo tibiale della gamba destra), la campionessa bergamasca ha dichiarato al mondo. "Mi rialzerò anche questa volta".
E lo sta facendo, con la solita intraprendenza e meticolosità. "Da una settimana sono tornata in palestra - ha detto Sofi sui suoi social -, lavori complementari sulle gambe (esclusa la destra dal ginocchio in giù), di parta alta e di addome… il tutto a supporto del lavoro primario fisioterapico. Noter an mola mìa".
Non molla Goggia. Mai. A confermarci l’ottimo andamento della fase di riabilitazione è Andrea Panzeri, presidente della commissione medica della FISI ma soprattutto il medico-amico-confidente che anche in passato ha operato e seguito la Goggia nei sui miracolosi recuperi. E che la segue dopo l’ultimo infortunio. "Tutto sta procedendo per il meglio - assicura il dottor Panzeri -, secondo il cronoprogramma stilato dopo l’operazione. Sofia lavora a 360° in palestra, ovviamente senza caricare la caviglia della gamba destra operata nelle scorse settimane. Sta lavorando sulla mobilità in generale, in piscina e sulla cyclette… Il primo step entro i 40 giorni dall’operazione. Ormai ci siamo, mancano ancora una decina di giorni e poi faremo una visita di controllo. Se tutto procede, come sembra, per il meglio, Sofia potrà pian piano cominciare a caricare anche sulla gamba e caviglia destra. Senza fretta e, assolutamente, senza forzare i tempi. Il morale? Beh, Sofia si è procurata, nella sua carriera, tanti infortuni di una certa gravità, sa come si fa a rialzarsi, trova sempre dentro di sé la forza per farlo, le motivazioni. Ma vi assicuro che non è facile per niente, ogni volta questi infortuni gravi sono una mazzata… Ma ce la farà anche questa volta". Avanti di questo passo, Sofia potrebbe ritornare sugli sci in estate, giusto per luglio o agosto, in tempo per la preparazione prestagionale e poi sbarcare in autunno in Coppa.