REDAZIONE BERGAMO

"Rinascerò, rinascerai": addio Stefano D'Orazio

Dall’Atalanta all’ospedale Papa Giovanni XXIII alle persone comuni: tutta Bergamo rende omaggio a D’Orazio, batterista dei Pooh

di Francesca Magni

Bergamo piange Stefano D’Orazio, lo storico batterista dei Pooh, scomparso nella notte di venerdì. Era malato da tempo, il Covid ha peggiorato la situazione. Protagonista della sua ultima canzone “Rinascerò, rinascerai“, scritta insieme al compagno di vita e di viaggio, per 25 anni, Roby Facchinetti, Bergamo, città simbolo della pandemia, non poteva che unirsi al cordoglio di parenti e amici del cantante romano. "A volte le parole non ci sono… o forse non bastano. Ciao Stefano D’Orazio. Rinascerò, rinascerai": lo ha salutato così il club dell’Atalanta su Twitter. Lo stesso ospedale Papa Giovanni XXIII ha voluto rendergli un omaggio: "La direzione esprime dolore e cordoglio per i familiari e per tutto il mondo della musica che, con la morte di Stefano D’Orazio, perde un grande batterista, una stella della musica molto amata. Ma soprattutto un uomo di grande generosità che, insieme al compagno di band dei Pooh, Roby Facchinetti, ha dato vita alla prima instant song sul tema del coronavirus, per devolvere fondi all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Un gesto di solidarietà e profonda umanità.

Ma sono anche le persone comuni a stringersi intorno alla famiglia: "Voglio unirmi al dolore che accomuna bergamaschi e no – dice Sara Addamiano –. I Pooh, con le loro canzoni, hanno accompagnato un po’ tutte le generazioni: da quella di mia nonna, a quella di mia mamma, passando anche per la mia". "Ricordo ancora come fosse oggi – racconta Egidio Vitali – il caffè offertomi da Stefano proprio qui al bar del Palazzetto dello Sport, negli anni ’90, quando in compagnia di tutta la band avevano presentato il concerto “Uomini Soli“. E pensare che, dopo tanti anni, ho conservato ancora i 33 giri da lui autografati, in occasione del concerto dei Pooh a Bergamo. Una persona semplice, genuina".