Bergamo, 3 febbraio 2023 - Rapina nella villa di Bergamo dove vive Roby Facchinetti con la sua famiglia: domenica sera, tre persone armate si sono introdotte nella dimora e hanno minacciato i presenti. La casa si trova nelle vicinanze del Gewiss stadium, base dell'Atalanta. Il tastierista e cantante ha preferito non lasciare troppe dichiarazioni - molto concentrato sulla sua partecipazione con I Pooh tra i super ospiti del Festival di Sanremo 2023 - e si è limitato ad un breve post sul suo profilo Facebook. Silenzio da parte della figlia Valentina, tutto il contrario del figlio Francesco che si è sfogato su Instagram.
Roby Facchinetti: "35 minuti terribili"
"Cari amici, sono stati 35 minuti terribili, i più brutti della nostra vita", scrive Roby Facchinetti sul suo profilo Facebook. E prosegue: "Voglio però tranquillizzarvi. Stiamo tutti bene". Poche parole da parte del frontman dei Pooh che spiega: "Non posso rivelare altro, atteso che sono in corso le indagini, ma vi ringrazio per la vicinanza che mi state dimostrando. Un abbraccio". Un post che riceve subito numeroi commenti dai follower tra parole d'affetto e cuoricini.
Il figlio Francesco: "Triste di come questo paese si è trasformato"
"Purtroppo me lo state chiedendo tutti, purtroppo è vero, mio padre, mio fratello e mia sorella hanno subito una rapina a mano armata" racconta Francesco Facchinetti in una delle sue Instagram Stories. E prosegue: "E’ una di quelle cose brutte che vorresti non capitasse mai nella vita, succede nei film e capita anche nella vita vera". Poi, lo sfogo: "Fortunatamente stanno tutti bene, cosa posso dire, sono molo triste e amareggiato di come questo paese si è trasformato". A chi gli fa notare che queste cose succedono a chi è molto ricco e vive in una villa isolata, Facchinetti risponde che questa sarebbe una cavolata: “Non è una condanna avere una villa e aver guadagnato i soldi onestamente, io devo sentirmi libero e sicuro nel paese in cui vivo". Secondo il cantante e presentatore televisivo, "è una vergogna che in un Paese dove c'è la pressione fiscale oltre il 60% noi non ci sentiamo sicuri. Bravo Stato, siete bravissimi - continua - Al governo sia la destra sia la sinistra sono incapaci di mantenere il controllo e l'ordine. Non siete in grado di fare politica, ma solo propaganda". E qui spiega la sua decisione di trasferirsi all'estero: "Chi può, come ho fatto io, va ad abitare da un'altra parte. Per chi si domanda come mai siamo andati a vivere in Svizzera, il motivo è questo: non voglio crescere i miei figli in un Paese in cui non possano essere liberi". Padre di tre bambini, Francesco Facchinetti confessa di avere "paura di farli andare al parchetto, di farli giocare al campetto vicino a casa. Ho paura di lasciare mia moglie a casa da sola o con i miei figli. Non voglio più questo. Allucinante".
La figlia Valentina: "Non possiamo dire nulla"
"Ci sono delle indagini in corso, non possiamo dire niente". Valentina Facchinetti, la figlia secondogenita del front man dei Pooh, che si occupa della comunicazione dell'artista bergamasco, contattata telefonicamente, spiega che il padre non intende rilasciare ulteriori dichiarazioni oltre a quelle già pubblicate sui suoi canali social. "È stato terribile - dice - ma mio papà non può dire niente, perché gli inquirenti sono al lavoro per individuare i colpevoli".
Il precedente
Anche nel 2017 Francesco Facchinetti aveva raccontato della rapina che aveva appena subito in casa il padre. All’epoca si parlò di un tentativo di furto fallito. Il genero di Facchinetti, cintura nera di Krav Maga, aveva allontanato il ladro. Raccontò all’epoca il figlio di Roby: "Basta mi sono rotto. Ieri mattina alle 11.30, ripeto di mattina è entrato un mostro, una bestia, in casa di mio papà. Lì vivono anche i miei fratelli, il marito di mia sorella Giulia e il mio piccolo nipote Lorenzo. Questo animale di 2 metri ha cercato prima di rubare e poi, una volta scoperto da Yuri, lo ha tramortito per poi scappare via". E aveva aggiunto: "Sto andando a comprarmi un arsenale, se qualcuno entra in casa mia con i miei figli non esce vivo. Se lo Stato non mi difende, lo farò da solo. Mi prendo tutte le responsabilità di quello che ho detto".