MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

San Bernardino. Il capolavoro di Lorenzo Lotto mai così vicino

Bergamo, fulcro della mostra dedicata al pittore veneziano

Bergamo, fulcro della mostra dedicata al pittore veneziano

Bergamo, fulcro della mostra dedicata al pittore veneziano

"Tre sono i pilastri di questo progetto: tutela, impatto sociale e qualità artistica". Così l’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Sergio Gandi, definisce la mostra "Dentro Lorenzo Lotto. La Pala di San Bernardino, la fotografia di Axel Hutte", ospitata fino al 31 agosto all’Accademia Carrara. Cuore dell’esposizione è la Pala di San Bernardino, capolavoro del 1521 che il pittore veneziano realizzò durante i suoi fecondi anni a Bergamo. l’opera è normalmente visibile solo dall’alto dell’altare della chiesa omonima in via Pignolo, ora chiusa per restauri. Per la prima volta il gigantesco dipinto scende dal suo piedistallo e si avvicina a tutti in un allestimento inedito. I visitatori potranno osservare da vicino i volti, cogliere i gesti dei santi e i dettagli nascosti. Un gesto di tutela e di valorizzazione che si fa anche concreto sostegno alla comunità: la Fondazione Accademia Carrara non solo ospita il capolavoro, ma contribuisce con una donazione di 30mila euro al recupero della chiesa sottoposta a restauro, a cui si aggiunge 1 euro per ogni biglietto venduto durante la mostra.

"Accogliere un’opera così straordinaria è per noi un privilegio raro – sottolinea Maria Luisa Pacelli, direttrice della Carrara –. Ma è anche un atto di responsabilità verso la città". Il percorso espositivo si snoda in tre tappe. Si inizia nella sala 10, dove sono custoditi sette dipinti di Lotto, da "Lucina Brembati" alle "Nozze mistiche di Santa Caterina". Si sale poi al primo piano per ammirare gli scatti di Axel Hutte, il fotografo tedesco considerato uno dei massimi esponenti della scuola di Dusseldorf, che ha ritratto i capolavori del Lotto nei luoghi in cui sono custoditi, tra Bergamo e la provincia.

Le immagini, stampate in formati diversi e allestite con un’illuminazione graduale dal buio alla luce, ricreano l’atmosfera spirituale degli ambienti religiosi. Il percorso espositivo culmina al piano terra, dove la Pala di San Bernardino, isolata in uno spazio raccolto, attende lo sguardo del visitatore. Attorno alla rassegna, ruotano numerose attività pensate per il pubblico: visite guidate nei weekend, serate speciali ogni ultimo venerdì del mese e percorsi dedicati alle scuole.

Michele Andreucci