MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Bergamo, trent’anni di Beppe al Festival di Sanremo

Conduttore di una tv locale, è presenza fissa: "Qui mi conoscono tutti". E ai vip che incontra lui chiede un autografo e la foto

Beppe Rota

Bergamo, 6 febbraio 2020 -  Al Festival di Sanremo è ormai una “star”, al pari di cantanti e personaggi del mondo dello spettacolo, la maggior parte dei quali sono suoi amici. Beppe Rota, 48 anni, bergamasco di Sovere, noto conduttore di Teleboario, volto noto per il pubblico di Bergamo e Brescia grazie alla sua trasmissione “Dillo a Beppe” (la conduce da 31 anni), anche quest’anno ha raggiunto la località ligure, in compagnia dell’inseparabile mamma Francesca, 70 anni, alla caccia dei personaggi famosi. Una sua ossessione. Sì, perchè Rota, è conosciuto come il “cacciatore dei vip”, per la sua capacità di farsi immortalare, grazie alla complicità della madre, al fianco delle celebrità e degli sportivi, calciatori in primis, dei quali colleziona le maglie (ne ha oltre 3mila, mentre le fotografie con i vip superano le 7mila).

Recentemente Beppe Rota è stato ricevuto da Papa Bergoglio, grande appassionato di calcio, al quale ha portato e fatto autografare la maglia del Papu Gomez, il capitano e il simbolo dell’Atalanta dei miracoli. "Ero talmente emozionato – ricorda il noto conduttore televisivo – che non trovavo più il pennarello nero che mi ero portato dietro. Papa Francesco si è messo a ridere". Ultimamente Rota ne ha escogitata un’altra delle sue. Dietro suggerimento della madre, è maturata l’idea di “abbordare” i vip e di far loro firmare tazzine del caffè e taglieri in legno, di quelli utilizzati per i salumi e i formaggi. "La collezione sta via via aumentando – spiega Rota – L’anno scorso è stato simpatico il siparietto con Gianni Morandi a Sanremo: mi ha chiesto se il tagliere che gli avevo chiesto di autografare era quello che usavo per la polenta".

Il festival di Sanremo ritorna sempre nei ricordi di Beppe Rota, che da 30 anni non si perde un’edizione. "Apprezzo molto il conduttore di quest’anno, Amadeus. Lo trovo simpatico, garbato e preparato. Spero che la gara sia vinta da Rita Pavone, che conosco bene e ho incontrato anche in compagnia del marito Teddy Reno, o dai Pinguini Tattici Nucleari, che sono una band bergamasca molto apprezzata anche a livello nazionale. A Sanremo vengo dal 1990 e da allora non ho mai mancato un appuntamento. Ormai conosco tutti, qui sono come a casa mia. In tutti questi anni di presenza in Riviera ho intrattenuto ottimi rapporti sia con i cantanti che si esibiscono sul palco dell’Ariston che con i conduttori".

Tra gli artist i che si sono fatti immortale con lui e che considera grandi amici, Beppe Rota cita Tiziano Ferro, Andrea Bocelli, Eros Ramazzotti, Laura Pausini e i Pooh. Lo scorso ottobre, invece, il conduttore televisivo bergamasco ha incrementato la propria collezione di magliette dei calciatori con quella dell’attaccante della Roma Edwin Dzeko. "Me l’ha fatta avere direttamente a casa il presidente del Coni Giovanni Malagò, che ho incontrato lo scorso ottobre al Festival dello Sport che si è tenuto a Trento". A breve Beppe Rota darà alle stampe il suo primo libro, “Beppe Rota tra le maglie della vita” (prefazione di Bruno Pizzul), dedicato a mamma Francesca e a papà Enzo, scomparso nel 2012, che contiene 67 interviste a calciatori o ex calciatori famosi, come, tra gli altri, Giancarlo Antognoni, “Spillo” Altobelli e il difensore della Lazio Stefano Acerbi.