ANDREA SPINELLI
Cronaca

Sanremo 2020, la marcia dei Pinguini: "Incredibile terzo posto"

La band orobica festeggia il podio e si prepara a un tour trionfale: "Abbiamo già dovuto raddoppiare la data del concerto al Forum di Assago"

I sei componenti del gruppo dei Pinguini Tattici Nucleari, sul podio dei Big

Bergamo, 10 febbraio 2020 - La marcia dei pinguini beatlesiani riparte da Sanremo col terzo posto di “Ringo Starr”. "Per noi che avremmo considerato un piazzamento tra il 20° e il 15° posto già un gran risultato, arrivare terzi ha dell’incredibile" spiega il frontman della band bergamasca Riccardo Zanotti, appena tornata sul mercato con una versione spanna dell’album “Fuori dall’hype”. "Ma, una volta nella terna, ci è stato chiaro subito che saremmo arrivati terzi (incomodi). Abbiamo un tour nei palazzetti, al via il 27 febbraio da Pordenone, e questo risultato non farà altro che dare ulteriore sprint alla prevendita. Il 29 suoniamo ad Assago e il 14 marzo al PalaGeorge di Montichiari, ma le cose stanno andando così bene che la data del Forum l’abbiamo già dovuta raddoppiare, mettendo in agenda una replica pure il 19 marzo. D’altronde abbiamo sempre pensato di fare una musica giusta per essere ‘consumata’ sui palchi".

Qual è stata la reazione orobica a quest’affermazione? "Il sindaco Gori, che è un amico, ha fatto un post per ricordare che dalla nostra provincia vengono gran belle novità, mentre Roby Facchinetti ci ha invitati a cena. Penso che Bergamo oggi sia una città affamata di fare con molto da offrire".

Fiorello s’è divertito ad imitarvi l’accento. "Beh, il suo scimmiottamento della nostra parlata ci ha fatto ridere. D’altronde al Festival siamo stati un po’ Ringo Starr, quindi abbiamo rispettato la filosofia della canzone".

Siete arrivati come degli oggetti misteriosi, ma poi ripartiti con in tasca il terzo posto. "Difficile pensare che degli outsider, sei ragazzi non navigati che poco sanno di questo mondo televisivo, nella seconda serata sarebbero riusciti a conquistare la giuria demoscopica. E nell’ultima pure il televoto".

Questo perché davanti alla tv c’erano pure tanti ragazzi. "Già, l’Ariston ha smesso di essere ‘aristo(n)cratico’ ha iniziato a essere democratico. Dai social ci siamo resi conto che i nostri follower erano incollati al teleschermo. Questa cosa è indubbiamente positiva, indice che il festival si sta rinnovando. Pure Diodato, anche se ha 38 anni, è un artista nuovo; non è mai stato mainstream e i giovani lo conoscono bene".

Merito anche della vostra app. "Certo, in estate vedendo in un video l’abbacinante spettacolo dei braccialetti luminosi usati dai Coldplay nel loro ultimo tour ci siamo detti che sarebbe stato molto bello anche per noi fare qualcosa del genere. Così abbiamo ideato un’applicazione per telefonino con cui dialogare coi fans, in modo interattivo col nostro spettacolo: poter colorare a comando gli schermi dei fans creerà degli effetti straordinari. Solo due giorni fa l’hanno scaricata in 300 mila".