Sovere (Bergamo), 9 febbraio 2017 - Al Festival di Sanremo è ormai una sorta di “star”: è conosciuto da tutti e conosce tutti. La grande kermesse musicale, che ha preso il via martedì sotto la guida di Carlo Conti e Maria De Filippi, ogni anno richiama nella località ligure decine di personaggi che, pur non esibendosi sul palco dell’Ariston, fanno comunque parte del “circo” che segue l’evento. Tra questi, spicca Beppe Rota, 45 anni, di Sovere, noto conduttore di Teleboario, volto famoso per il pubblico di Bergamo e Brescia grazie alla sua trasmissione “Dillo a Beppe” (che festeggia quest’anno gli 11 anni di vita).
Rota, aria da eterno ragazzino, conosciuto come il “cacciatore dei vip”, per la sua capacità di farsi immortalare al fianco di personaggi dello spettacolo, appassionato della manifestazione canora (possiede migliaia di foto che lo ritraggono in compagnia dei maggiori artisti italiani e stranieri), è arrivato ieri a Sanremo. Armato di telecamera, effettuerà dei collegamenti per la sua televisione con alcuni personaggi famosi. «Da quasi 30 anni consecutivi vengo a Sanremo – spiega Rota –. La prima volta fu nel 1990 e da allora non ho mai mancato un appuntamento. Ormai conosco tutti, qui mi sento come a casa mia. In tutti questi anni di presenza in riviera ho intrattenuto ottimi rapporti sia con i cantanti che con i conduttori. Carlo Conti e Maria De Filippi li considero dei grandi professionisti, molto seri e preparati per una kermesse così impegnativa come il festival di Sanremo. Per me vincerà Fiorella Mannoia, una voce che incanta e interpreta una canzone bellissima».
Capitolo a parte per gli ospiti. «Apprezzo soprattutto Tiziano Ferro» rivela Rota, che da tre anni realizza un calendario con le foto dei vip suoi amici ed è molto in confidenza con Andrea Bocelli, Eros Ramazzotti, Laura Pausini e i Pooh. oltre che per le fotografie con artisti di fama mondiale, Beppe Rota ha anche una passione per le magliette dei calciatori (possiede 3mila casacche). «A marzo – conclude il conduttore bergamasco – uscirà un mio libro, con la prefazione del giornalista Bruno Pizzul. Racconterò dei miei incontri con i calciatori della serie A».