L’autopsia eseguita dal medico legale Matteo Marchesi ha rivelato che una coltellata ha raggiunto Sharon allo sterno, mentre altri tre fendenti le sono stati inferti alle spalle. La lama ha raggiunto i polmoni e provocato una grave emorragia interna. Non è chiaro, però, se la donna sia stata aggredita frontalmente e poi l’assassino abbia infierito su di lei da dietro, oppure se dopo le prime tre fulminee coltellate si sia voltata e abbia ricevuto la quarta: l’autopsia non sarebbe in grado di accertarlo. Sul corpo sono stati rilevati anche alcuni lividi sul braccio e l’avanbraccio: potrebbero essere stati lasciati dall’assassino, ma sono anche compatibili con le manovre che hanno effettuato i soccorritori.
L’arma del delitto non è stata trovata: potrebbe essere un coltello da cucina oppure un pugnale. A causa della rapidità dell’aggressione, Sharon non è riuscita a difendersi: sotto le unghie non sono state trovate tracce rilevanti e, attualmente, i suoi vestiti sono sotto analisi da parte del Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri di Parma.