Arnaldo Liguori
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Cronaca

Sergio Ruocco, perché il compagno di Sharon è stato sospettato per primo

Secondo gli inquirenti ha un alibi attendibile e ha sempre collaborato: non è indagato

Una foto di Sergio Ruocco e Sharon Verzeni e il punto in cui la 33enne di Bottanuco è stata accoltellata la notte del 29 luglio

Una foto di Sergio Ruocco e Sharon Verzeni e il punto in cui la 33enne di Bottanuco è stata accoltellata la notte del 29 luglio

Come da prassi investigativa, il primo sospettato per l’omicidio è stato il compagno di Sharon, Sergio Ruocco, di 37 anni, ma lui non è mai stato indagato perché ha un alibi giudicato attendibile dagli inquirenti: al momento del delitto era nel suo letto e dormiva. A confermare questa versione c’è la telecamera dei vicini di casa della coppia, che mostra Sharon uscire poco dopo mezzogiorno e poi nessun altro. Quel dispositivo ha un angolo cieco, sul retro della villa, ma per passare di lì bisogna superare una siepe e dei rovi, quindi lasciare delle tracce: la scientifica ha analizzata l'area con attenzione e non ha trovato nulla.

Durante gli interrogatori e i sopralluoghi nella villetta, il compagno ha sempre collaborato e non ha mai contattato un avvocato. L’unico dettaglio rilevante emerso negli ultimi giorni è legato al fatto che Sharon non aveva i documenti con sé al momento della morte: per identificarla e rintracciare il compagno c’è voluto diverso tempo e i carabinieri hanno bussato alla porta del compagno solo alle 3.50 di notte. C’è quindi un buco di tre ore tra l’omicidio e il momento in cui Ruocco è stato raggiunto dai militari.

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