VALENTINA BERTUCCIO D’ANGELO E ARNALDO LIGUORI
Cronaca

Il coltello "trofeo dell'omicidio" nascosto sotto la sabbia sull’Adda

Moussa Sangare, dopo aver ucciso Sharon, ha nascosto i reperti legati al delitto

I carabinieri sotto la casa di Sharon Verzani (nel riquadro), dove abitava col compagno Sergio Ruocco in via Merelli a Terno d'Isola

Moussa Sangare dichiara di essersi disfatto di indumenti e altri oggetti, tra cui gli altri tre coltelli con cui era uscito di casa, mettendoli in uno zaino debitamente zavorrato e gettato nel fiume. Il coltello dell’omicidio, invece, dice di averlo nascosto a Medolago lungo le sponde del fiume. E lì viene trovato: “I carabinieri rinvenivano in data 30 agosto 2024 all’interno di un calzino nero sporco di sabbia un coltello intriso di apparente sostanza ematica e alcune collane e ciondoli”.

L’ipotesi è che “si trattasse di una sorta di trofeo che l’indagato voleva conservare per ricordare quanto era stato in grado di compiere. O in una prospettiva, più inquietante, di avere un nascondiglio sicuro e da lui immediatamente individuabile dove eventualmente reperire l’arma da taglio per commettere altri reati della stessa specie”. La prima versione – un macabro souvenir – viene confermata da Sangare nel corso dell’interrogatorio di convalida: “Volevo tenerlo per aver memoria di quello che avevo fatto”.

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