FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Omicidio Sharon, il giallo in 52 minuti e l’identikit dell’assassino: compagno, stalker, serial killer o sicario?

Tutte le piste nelle indagini sul delitto della donna accoltellata a Terno d’Isola: gli alibi, le telecamere, il coltello e il percorso dalla casa in via Merelli a via Castagnate. Ogni dettaglio conta

L'omicidio di Sharon Verzeni apre molte piste d'indagine, tutte battute dagli inquirenti

L'omicidio di Sharon Verzeni apre molte piste d'indagine, tutte battute dagli inquirenti

È da poco passata mezzanotte di lunedì 29 luglio quando Sharon Verzeni, 33 anni, barista, esce di casa, da via Merelli, a Terno d’Isola, dove da tre anni convive con il compagno Sergio Ruocco, 37 anni, idraulico, di Seriate. Vuol fare una camminata (anche per perdere peso). Ma quell’ora, come confermeranno i suoi genitori sentiti in caserma, era la prima volta che succedeva. Sharon ha con sé solo il cellulare e le cuffiette. Il dispositivo contapassi del telefonino è disattivato, come hanno accertato i carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo impegnati da quella notte (con i colleghi del Ros) a risolvere questo giallo. Da via Merellli Sharon raggiunge via Castegnate, dopo 50 minuti, e viene aggredita con quattro coltellate. Prima di cadere a terra riesce ad allertare il 118: “Mi ha accoltellato”, riferisce. Il messaggio registrato è delle 00.52.

Cinquanta minuti di sgambata, la chiamata alle 00.52, le “coordinate” di questo delitto che a quasi un mese tiene ancora tutti inchiodati in quel budello, cinquecento metri di strada a senso unico, con marciapiedi ai due lati, un tratto che le telecamere non inquadrano. Un vantaggio per l’assassino per dileguarsi nella penombra della notte. Già, l’assassino, che ancora non si riesce a inquadrare. Così come il movente. Gli inquirenti sin dai primi giorni delle indagini si sono trincerati dietro a un riserbo e non fanno trapelare nulla. Nessun vantaggio all’omicida. Chi può essere stato? Allo stato, solo ipotesi.

Continua a leggere questo articolo