Sedici Comuni e i camionisti:: "Qui ormai siamo al collasso. Serve un ponte più a Nord"

Sos per il viadotto di Capriate, intasato e vietato ai Tir

Sedici Comuni e i camionisti:: "Qui ormai siamo al collasso. Serve un ponte più a Nord"

Sedici Comuni e i camionisti:: "Qui ormai siamo al collasso. Serve un ponte più a Nord"

CAPRIATE (Bergamo)

Capriate San Gervasio torna a chiedere la realizzazione di un nuovo ponte nel territorio dell’Isola Bergamasca, da collocare più a Nord, verso Bottanuco, per alleggerire dal traffico pesante il sovrappasso fra Trezzo e Capriate dove ogni giorno passano 22mila veicoli che rendono difficile l’attraversamento dell’Adda, ormai al collasso: in una direzione o nell’altra ci vogliono fino a 30 minuti, con punte di 45 nonostante sul viadotto i camion di peso superiore alle 20 tonnellate non possano passare. "Servirebbe che qualche esponente della politica sovracomunale si facesse carico della questione – spiega il sindaco Cristiano Esposito (nella foto) – La situazione è diventata insostenibile".

La richiesta non è una novità e non riguarda solo Capriate, il cui ponte serve un’ampia zona dell’Isola Bergamasca. Già nel 2019 sedici Comuni – tra i quali dieci bergamaschi (Capriate, Bottanuco, Medolago, Suisio, Osio Sotto, Verdellino, Canonica Boltiere, Ciserano e Brembate), quattro della provincia di Monza-Brianza (Cornate d’Adda, Busnago, Rocello, Bellusco) Trezzo e Vaprio d’Adda della Città Metropolitana di Milano – avevano sottoscritto una dichiarazione d’intenti che sanciva una collaborazione delle Amministrazioni comunali per raggiungere l’obiettivo di realizzare un nuovo viadotto. Da allora, però, non c’è stata alcuna novità. Anche gli autotrasportatori chiedono a gran voce la costruzione di una nuova struttura per superare l’Adda tra Trezzo e Bottanuco, soprattutto dopo che l’attraversamento di Canonica-Vaprio è stato chiuso ai mezzi pesanti per via dei lavori di ristrutturazione.

"Ormai non c’è rimasto che il ponte autostradale fra Trezzo e Capriate – sostiene Paolo Doneda, vicepresidente della Fai – Per i viaggi medio-lunghi non è un problema. Per quelli brevi, compiuti soprattutto dai camion per il movimento terra fra cave e cantieri invece sì, e grosso: non solo per il costo da sostenere, ma anche perché questo genere di trasporti per entrare in autostrada necessitano di permessi speciali".

Michele Andreucci