MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Seicento detenuti, in carcere sovraffollamento record

BERGAMO Mai così pieno. Il carcere di Bergamo è arrivato, secondo i dati ufficiali del ministero della Giustizia, a quota 600...

Il carcere di via Gleno si avvicina a ospitare il doppio dei detenuti rispetto alla capienza regolamentare: i posti fissati dal Ministero sono 319

Il carcere di via Gleno si avvicina a ospitare il doppio dei detenuti rispetto alla capienza regolamentare: i posti fissati dal Ministero sono 319

BERGAMOMai così pieno. Il carcere di Bergamo è arrivato, secondo i dati ufficiali del ministero della Giustizia, a quota 600 detenuti. Mai l’istituto di pena cittadino aveva raggiunto una cifra simile. Un record negativo che è andato a peggiorare negli ultimi giorni. In sostanza, il penitenziario di via Gleno si avvicina ormai ad ospitare il doppio dei detenuti rispetto alla capienza regolamentare: i posti fissati dal ministero sono infatti 319. Ora il tasso di affollamento è balzato al 188,1%. Un fenomeno in crescita è la crescita dei “giovani adulti“, cioè quei detenuti dai 18 ai 24 anni d’età: in precedenza venivano accolti prevalentemente dagli istituti penali per minorenni, ma la recente stretta normativa ha innescato un “travaso“ verso le carceri per adulti.A Bergamo sono circa 55. "Molti di loro – spiega don Dario Acquaroli, uno dei due cappellani di via Gleno – si portano dietro reati da minorenni e ci si sta interrogando molto su questo passaggio, in particolare per far sì che l’esperienza del carcere non diventi una sentenza definitiva per tutta la loro vita, ma possa essere il momento di rilettura del percorso rieducativo". "Il problema del sovraffollamento ormai non è più sostenibile – riflette Valentina Lanfranchi, garante dei detenuti di Bergamo –. Crea problemi, oltre che ai detenuti, a tutti i dipendenti, partendo dalla polizia penitenziaria". Dello stesso avviso gli avvocati bergamaschi. "Le soluzioni sono due: o si aumentano i posti nelle carceri, ma con costi e tempi del tutto incompatibili con una soluzione rapida, oppure serve dare attuazione in maniera importante a provvedimenti legislativi che utilizzino pene di carattere alternativo al carcere" sottolinea Giulio Marchesi, presidente dell’Ordine degli avvocati di Bergamo. Intanto il Consiglio dell’Ordine degli avvocati orobici ha discusso l’avvio di una raccolta fondi per l’acquisto di beni di prima necessità per il penitenziario di via Gleno. M.A.