Quadri di valore, oggetti sacri, vasellame, sculture, stemmi araldici, acquesantiere, candelabri, specchiere, orologi, statue di marmo, sculture. Un tesoro, capace di lasciare a bocca aperta persino i carabinieri esperti di arte, davvero eccessivo per un padre antiquario e il figlio.
È l’ultima operazione dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Udine, che hanno recuperato e sequestrato 578 oggetti d’arte - di cui 248 reperti e cinque opere di arte moderna false - in esecuzione a un decreto di sequestro preventivo per sproporzione emesso dal tribunale di Brescia. Tra questi, 26 sono stati rubati nel corso degli anni.
Nei guai per ricettazione e riciclaggio di opere per un valore stimato di circa un milione e 600mila euro sono finiti appunto due bresciani. Il sequestro è stato attuato sulla base della sproporzione del valore economico che rivestono le opere in questione in relazione alle possibilità economiche degli indagati.
Gli accertamenti sono nati nel 2020 dopo la scoperta in Rete di un dipinto olio su rame del 1600 raffigurante Caterina Da Siena. Un quadro messo in vendita da un presunto collezionista bresciano. Un rapido confronto con il database dei carabinieri ha fatto emergere una singolare coincidenza con un dipinto rubato nel 2009 a Perugia. Alcuni dettagli erano stati volutamente modificati per impedirne il riconoscimento, integrando così anche il reato di riciclaggio di arte.
I militari hanno dato un’occhiata a casa del quarantenne, che aveva messo in vendita l’opera: un mini appartamento tappezzato da tesori accumulati nel tempo dal padre, commerciante antiquario. Il dipinto di Santa Caterina non c’era, era stato acquistato, pare in buon fede, da un collezionista di Modena. C’era però tanto altro: 23 quadri trafugati tra il 1971 e il 2009 da ville nobiliari, lussuose abitazioni e persino una fondazione bancaria milanese. Altre tre opere rubate tra il Veneto e il Piemonte tra gli anni ‘90 e il 2000.
E ancora: nel museo illegale sono state rinvenuti 5 quadri firmati Guttuso, Cascella e Sironi, ma in realtà contraffatti. Nel complesso è scattato il sequestro per 127 dipinti antichi e moderni, più altre opere.