FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Accoltellata dal marito a Seriate, Daniela salvata dai dipendenti e clienti del Lidl: “Siamo in tanti, non possiamo restare a guardare”

La furia selvaggia dell’uomo fermata dai passanti che non hanno esitato a scagliare sassi contro di lui. Oggi l’interrogatorio davanti al gip e il presidio antiviolenza in città

I carabinieri all’ingresso del supermercato Lidl si Seriate, in provincia di Bergamo, dove è avvenuta l’aggressione

I carabinieri all’ingresso del supermercato Lidl si Seriate, in provincia di Bergamo, dove è avvenuta l’aggressione

Seriate (Bergamo), 8 gennaio 2024 – Ultimamente aveva paura. Viveva con il timore che il marito, Daniel Manda, 48 anni, romeno, in carcere per tentato omicidio e stalking potesse farle qualcosa. Tant’è che la sera prima dell’aggressione, all’amica che la ospitava Daniela aveva detto: “Lo denuncio di nuovo”. Ma non ha fatto a tempo perché lui lunedì mattina l’ha seguita fino al supermercato Lidl di Seriate, in via Lombardia e l’ha accoltellata: almeno 14 i fendenti. Una contabilità parziale, perché i medici del Papa Giovanni XXIII, dove la 39enne, pure romena, si trova ricoverata in condizioni gravi ma stazionarie, non hanno potuto aggiungere il numero delle ferite che la donna ha sulla schiena. Una precauzione per evitare di spostarla, date la sua delicata situazione. E se lotta per sopravvivere lo deve a quelle persone, clienti del market, tra cui anche un militare dell’Esercito, che l’hanno letteralmente strappata dalla furia del marito e l’hanno portata in salvo. Per fermarlo gli hanno lanciato addosso anche dei sassi che si trovano nell’aiuola del punto vendita: “Non si è mai fermato, continuava a pugnalarla”, racconta Alexandra Adina, una dipendente della Lidl. È stata lei, uscita di corsa dal supermercato, a spronare le persone lì attorno a intervenire: “Non è possibile solo guardare. Io dicevo “siamo qua in tanti, cerchiamo di salvare la vita a questa donna””. Negli ultimi giorni la situazione di coppia era tornata a preoccupare. Marito e moglie vivevano in case separate dopo la precedente denuncia per maltrattamenti. Lei magazziniera a Seriate, lui autotrasportatore a Pedrengo con i due figli di 18 e 14 anni.

Stamattina l’uomo sarà interrogato dal gip, a difenderlo l’avvocato d’ufficio Zonca. Il pm titolare del fascicolo è Emma Vittorio.

All’origine della violenta aggressione la decisione della donna di voler denunciare di nuovo il marito. La sera prima si era appostato sotto casa della moglie e lei, per paura, si era rifugiata a casa di un’amica. «Lei piangeva disperata – racconta l’amica – mi ha detto: l’ho visto sotto casa mia nel parcheggio. Era dietro un albero che la guardava. Allora io ho detto alla Dani: prendiamo la macchina e andiamo dai carabinieri. Lui ci ha seguite». Poi lei tornata a casa ha atteso il messaggio della figlia: «Papà è rientrato», e a quel punto era tornata nel suo alloggio, dove aveva passato la notte. La mattina seguente lui l’aveva seguita fino al supermercato. Nel febbraio 2023 la donna aveva denunciato il coniuge per maltrattamenti e nel mese di marzo il giudice aveva disposto il divieto di avvicinamento e l’allontanamento dalla casa familiare. La misura cautelare era scaduta lo scorso ottobre anche perché lei aveva accettato di rimettere la querela. Il procedimento per maltrattamenti era comunque proseguito e l’uomo aveva patteggiato una pena di 2 anni e 4 mesi. Tornando alle indagini, nelle prossime ore verranno allertati anche i servizi sociali e inoltre saranno sentiti anche i due figli della coppia. Oggi in città è in programma un presidio contro la violenza di genere, appuntamento che si ripete l’8 di ogni mese, organizzato dalla Rete bergamasca antiviolenza.