MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Aerei a terra, a Seriate crolla l’inquinamento acustico

Il Covid ha bloccato i voli a Orio e nelle città vicine allo scalo migliorano i livelli di rumore

La società Sacbo ha sviluppato un processo di monitoraggio dei livelli di rumore

Seriate (Bergamo), 30 luglio 2020 - L’emergenza sanitaria , che ha colpito duramente la Bergamasca, ha avuto ripercussioni anche sull’attività dell’aeroporto Il Caravaggio di Orio al Serio, che ha registrato un calo fortissimo di movimenti aerei. Il crollo dei voli ha avuto però ripercussioni positive per quanto riguarda l’inquinamento acustico nei Comuni limitrofi allo scalo. A Seriate, per esempio, ai tempi del Covid si è registrato un calo di circa 10 decibel rispetto al valore medio annuale del 2019. Viene confermata quindi - si legge in una nota dell’amministrazione seriatese - la correlazione tra la riduzione dei voli e quella dell’impatto acustico, benché nel territorio di Seriate la riduzione sia risultata inferiore rispetto a quella registrata a Bergamo, Azzano San Paolo e Orio al Serio. Spiega Federico Rocchi, consigliere comunale e delegato per il procedimento del piano di sviluppo aeroportuale che, in collaborazione con Alessia Galletti dell’ufficio Ambiente, monitora mensilmente i dati acustici inviati da Sacbo: "Durante il lockdown, la flessione nel numero dei voli, che ad aprile ha superato il 90% rispetto ai flussi di traffico che normalmente si registrano, ha ridotto l’inquinamento acustico aeroportuale. Dai dati registrati dalla centralina di monitoraggio di via Basse, si evince che nel territorio di Cassinone il rumore medio mensile ad aprile era di 59,5 decibel, con una riduzione di circa 10 decibel rispetto al valore medio annuale del 2019, pari a 69,5 decibel. Tale risultato confortante è attribuibile al calo di movimenti aerei dovuti all’emergenza sanitaria".

"Tuttavia - conclude Rocchi - è triste pensare che grazie al coronavirus la vivibilità del territorio sia migliorata. L’insegnamento dei mesi passati ci deve spingere a riprogrammare il futuro dello sviluppo aeroportuale con scelte condivise ed ecosostenibili, continuando a monitorare l’andamento delle rotte, con eventuali revisioni, a ridurre i voli notturni, soprattutto quelli dei cargo, come già in previsione, e a spingere per l’ammodernamento degli aerei". Dal 2004 Sacbo, come accennato all’inizio, ha sviluppato un processo di monitoraggio del rumore aeroportuale, con l’emissione di periodici bollettini per informare i cittadini che risiedono nei Comuni limitrofi all’aeroporto. Nell’ultimo bollettino di aprile emerge che, a causa del Covid, a marzo si è registrata una flessione nel numero di movimenti pari a circa il 60%, mentre ad aprile addirittura di oltre il 90%. Da questo deriva una riduzione dell’impatto acustico, come registrato dalle otto stazioni di monitoraggio. A Seriate la centralina di via Basse, che è attiva dal luglio del 2008 e che registra gli aerei in atterraggio sulla pista 28 e quelli in decollo dalla pista 10, ha evidenziato un rumore medio mensile pari a 64,9 decibel a marzo e di 59,5 decibel ad aprile, con una riduzione, come già detto, di circa 10 decibel rispetto al valore medio annuale del 2019. Nelle centraline di Bergamo, Orio al Serio e Azzano San Paolo la flessione è stata maggiore che a Seriate, fino a 20 decibel rispetto ai valori medi mensili, e ad aprile addirittura azzerata nei valori giornalieri. Ad aprile i movimenti totali sullo scalo di Orio sono stati 349, rispetto a una media mensile di 7.950 voli del 2019. Intanto è stata pubblicata la relazione annuale dell’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile. Per quanto riguarda il 2019, Ryanair si conferma la regina delle compagnie aeree in Italia, mentre lo scalo di Orio si piazza al terzo posto per numero di passeggeri (+7,5% con 13.792.266), dietro Fiumicino e Malpensa.