Terno d’Isola (Bergamo) – Non hanno ancora visto la loro figlia. Forse accadrà stamattina, giovedì 1 agosto, dopo l’autopsia alla camera mortuaria del Papa Giovanni XXIII disposta dal pm Marchisio, titolare dell’indagine.
I genitori di Sharon, la 33enne uccisa in strada nella notte tra lunedì e martedì con quattro coltellate a schiena e torace, nel buio di via Castegnate, a Terno d’Isola, Comune a una dozzina di chilometri da Bergamo, sono rientrati dall’Egitto (dove erano in vacanza) dopo la terribile notizia. La famiglia è riunita nella villetta a Bottanuco. Papà Bruno Verzeni, per tanti anni responsabile dell’ufficio anagrafe comunale, da quando è in pensione fa volontariato per la parrocchia; mamma Maria Teresa Previtali è impiegata. Hanno altri due figli, Melody, 35 anni, e Cristopher, 23enne che vive coi genitori.
Papà Bruno spiega il motivo delle ‘uscite’ serali di Sharon. “Voleva dimagrire, la dietologa le aveva detto di diminuire di peso e per questo spesso faceva camminate per il paese, jogging, da sola o col compagno, quando non era stanco per il lavoro”. Il compagno di Sharon, Sergio Ruocco fa l’elettricista per una ditta di Seriate. Stavano assieme da tre anni. “È un bravo ragazzo – sottolinea papà Bruno – davvero. L’altra sera (martedì, ndr) è stato qui a cena da noi dopo la giornata in caserma per essere sentito dagli inquirenti. Per quanto ci riguarda lui è un ragazzo splendido”.
L’ultimo contatto con Sharon era stato il giorno prima della morte, “ci aveva mandato un messaggio di buone vacanze, noi eravamo appena partiti per le ferie”. Sharon lavorava alla pasticceria Vanilla di Brembate. Prima aveva fatto l’estetista, fino a un anno fa. Era contenta. A metà agosto lei e il compagno sarebbero dovuti partire per le vacanze. Al momento non c’è nessun indagato. “Ribadiamo l’invito a chiunque abbia visto o sentito qualcosa a contattarci” è l’appello del comandate del Reparto operativo dei carabinieri di Bergamo, Riccardo Ponzone. Si scava nella vita della 33enne, nella cerchia delle amicizie. Tutte le piste restano aperte, anche se alcune, come la rapina, sembrano più deboli di altre.
Lunedì sera Sharon era uscita solo con cellulare e chiavi di casa. I tabulati telefonici sono stati acquisiti e verranno analizzati. E tutti restano sotto osservazione, anche il compagno di Sharon, con il quale conviveva. Lunedì notte lui era a letto. Le immagini delle telecamere hanno ripreso solo la vittima verso mezzanotte. Sharon è stata aggredita a meno di un chilometro da casa. Resta un mistero anche l’arma utilizzata, intanto è stata revocata l’ordinanza del sindaco in cui chiedeva di non buttare la spazzatura per non intralciare le indagini.