REDAZIONE BERGAMO

Una donna vide Sharon Verzeni a terra, appena dopo essere stata accoltellata a Terno d’Isola: ascoltata dagli inquirenti

Si tratta di una ragazza che inizialmente non si sarebbe fermata ma poi, ripensandoci, sarebbe tornata indietro. Continuano le ricerche sull’assassino della barista di 33 anni

Sharon Verzeni, uccisa a coltellate a 33 anni e a destra il luogo del delitto a Terno d'Isola

Sharon Verzeni, uccisa a coltellate a 33 anni e a destra il luogo del delitto a Terno d'Isola

Terno d’Isola, 11 agosto 2024 – Il delitto di Sharon Verzeni continua a tenere alta l’attenzione degli inquirenti, dei cittadini del piccolo paese bergamasco ma non solo: il fatto che la donna di 33 anni sia stata accoltellata senza che nessuno abbia visto né sentito qualcosa contribuisce a rendere ancora più difficili le indagini. O quasi. Sembra infatti che una ragazza di Terno d'Isola è stata la prima persona che ha visto Sharon Verzeni a terra, nella notte tra il 29 e il 30 luglio dopo essere stata accoltellata.

La donna, come riporta l'Eco di Bergamo, passando con la macchina ha visto la barista di 33 anni stesa sul marciapiede a pancia in su. In un primo momento, forse spaventata, si è allontanata, ma poi ci ha ripensato ed è tornata indietro. Nel frattempo si era già fermata l'auto di una coppia di fidanzati che ha chiamato il 112 e prestato i primi soccorsi a Sharon.

La ragazza che ha riferito queste informazioni è stata ascoltata dagli inquirenti, anche se sul contenuto delle sue dichiarazioni resta il massimo riserbo.

Il delitto nella notte

Poco prima dell'1 della notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio, in via Castegnate a Terno d'Isola, Sharon Verzeni stava camminando, con gli auricolari alle orecchie, com'era solita fare la sera, da sola. A un tratto, all’altezza del civico 32, l’aggressione: si pensa che l’assassino abbia colpito la 33enne alle spalle con quattro fendenti di coltello (tre alla schiena e uno al petto) per poi sparire nel buio della notte senza lasciare tracce.

Lì non ci sono telecamere, né un aiuto per sfuggire all’aggressione. Sharon non si è difesa, è quanto emerso dall’autopsia. È solo riuscita a lanciare l’allarme: “Aiuto, mi hanno accoltellato”, poco prima di perdere coscienza. Quando sono arrivati i soccorsi, la donna è stata immediatamente portata in ospedale ma questo non è bastato a salvarla.

Le indagini

Nessuno ha visto né sentito nulla e tutto ha reso il delitto un enigma: il compagno della donna, Sergio Ruocco, elettricista di 33 anni, è stato sentito appena dopo la morte di Sharon ma ha più volte dichiarato di essere andato a dormire prima che la donna uscisse di casa, tanto da non accorgersene dei suoi movimenti. Anche la famiglia ha più volte difeso il compagno, che stava insieme a Sharon da 13 anni e con cui conviveva da 6.

A due passi dal luogo dell’omicidio, sempre su via Castegnate, si affaccia un grande complesso residenziale marrone scuro. Si tratta di un palazzo che ospita centinaia di persone, tra cui diverse famiglie straniere. Proprio in questo complesso lunedì 5 agosto, i carabinieri hanno trovato un dettaglio in grado di poter cambiare il corso delle indagini: gli agenti hanno posto i sigilli a un box che dentro aveva una branda e diversi coltelli, di cui uno sporco di tracce di sangue.

L'area dov'è avvenuto l'omicidio non è direttamente coperta dalle telecamere e quindi non è chiaro quale strada abbia percorso l'assassino per scappare, né se si sia incamminato verso il complesso residenziale dove si trova il box sotto sigilli. Il proprietario del garage sequestrato è italiano ed è stato ascoltato dagli inquirenti senza che le informazioni però venissero trapelate.