Terno d’Isola (Bergamo), 1 agosto 2024 – È stata uccisa con quattro coltellate, tre delle quali mortali e inferte con una lama di grosse dimensioni. Sono questi i primi dettagli emersi dall'autopsia sul corpo di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa con quattro coltellate (tre alla schiena e una al petto) nella notte tra lunedì e martedì, in via Castegnate, a Terno d’Isola. L’esame autoptico, eseguito nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni dal medico legale nominato dalla procura, Matteo Marchesi, è iniziato intorno a mezzogiorno e si e concluso pochi minuti dopo le 14. Non erano presenti consulenti di parte nominati dalla famiglia. Sul corpo non ci sono segni di difesa: probabilmente la donna è stata colta di sorpresa e ferita mortalmente. La Procura di Bergamo ha rilasciato il nulla osta per la sepoltura.
Al Papa Giovanni sono arrivati i genitori della donna, mamma Mariangela Previtali e al papà Bruno, e il compagno, Sergio Ruoco. Tutti e tre per un ultimo saluto a Sharon. Un momento straziante, tanto che all’uscita nessuno ha voluto rilasciare rilasciato dichiarazioni. Solo una breve frase dal padre: “Ringrazio le forze dell’ordine per il lavoro che stanno svolgendo”.
La famiglia
Papà Bruno Verzeni, per tanti anni responsabile dell’ufficio anagrafe comunale, da quando è in pensione fa volontariato per la parrocchia; mamma Maria Teresa Previtali è impiegata. Hanno altri due figli, Melody, 35 anni, e Cristopher, 23enne che vive coi genitori.
L’ultimo contatto con Sharon era stato il giorno prima della morte, “ci aveva mandato un messaggio di buone vacanze, noi eravamo appena partiti per le ferie”.
Il compagno
Il compagno di Sharon, Sergio Ruocco fa l’elettricista per una ditta di Seriate. Stavano assieme da tre anni. “È un bravo ragazzo – ha detto papà Bruno – davvero. L’altra sera (martedì ndr) è stato qui a cena da noi dopo la giornata in caserma per essere sentito dagli inquirenti. Per quanto ci riguarda lui è un ragazzo splendido”. A metà agosto la coppia sarebbe dovuta partire per le vacanze. Ruocco, sentito dai carabinieri, sostiene di essere rimasto a casa quella sera e, allo stato, le telecamere confermano la sua versione: dal cancello della loro moderna villetta a schiera non è uscito.
Tutte le piste sono aperte
Tra ricerca dell’arma del delitto, filmati delle telecamere di videosorveglianza e controlli alle celle telefoniche, il tenente colonnello Riccardo Ponzone, comandante del reparto operativo dei carabinieri di Bergamo, ha ribadito che “si stanno seguendo tutte le piste e non ci sono indagati”. E ha rinnovato l’appello: “Chiunque abbia visto o sentito qualcosa ci contatti”. Lo stesso ha fatto l’amministrazione comunale di Terno d’Isola: Invitiamo chiunque ritenga di essere in possesso di informazioni utili alle indagini sull'omicidio della nostra concittadina Sharon a contattare il Comando provinciale o le stazioni dei carabinieri di maggiore prossimità”. “Per gli inquirenti è fondamentale poter acquisire il maggior numero di informazioni da parte del territorio e le testimonianze dei cittadini rappresentano un valore aggiunto per l'attività degli investigatori" ha concluso il primo cittadino.