Terno d’Isola (Bergamo), 28 agosto 2024 – “Terno d'Isola è un paese tranquillo, cittadini violenti qui non ce ne sono, è un paese vivo e in questo momento subisce una situazione che non gli appartiene”. Sono le parole di Gianluca Sala, il sindaco del comune della provincia di Bergamo in cui è stata uccisa a coltellate Sharon Verzeni, nella notte tra il 29 e 30 luglio scorsi, che poi sottolinea: “Chi ha ucciso la 33enne non può essere interno al paese".
In via Castegnate, teatro dell'omicidio, e nelle strade limitrofe sono in corso da questa mattina le ricerche dell’arma del delitto e proseguiranno per tutto il giorno. Al lavoro i carabinieri, con la collaborazione dei volontari del Mu.Re., il museo recuperanti 1915-1918 Alto Garda Bresciano. Tra loro anche Paolo 'Gibba' Campanardi, anima dell’associazione che si occupa del recupero di reperti bellici della Prima Guerra Mondiale e protagonista del programma tv ‘Metal Detective’ di Discovery.
“Le ricerche sono iniziate questa mattina come da programma, è stato lavoro intenso: hanno aperto diversi tombini'”, fa sapere il primo cittadino, aggiungendo che “sull'operato e tutto quello che hanno trovato c'è il massimo riserbo”. Le ricerche hanno riguardato anche il torrente Buliga e il parco di Terno, “che potrebbe essere stato il punto di fuga dell'eventuale assassino”, spiega Sala. Un luogo al riparo dalle telecamere e, per questo, il killer non sarebbe stato ripreso da nessun occhio elettronico. Poi, il sindaco conferma che “le ricerche andranno avanti anche domani”, giovedì 29 agosto.
Quanto al ciclista che percorreva in contromano via Castegnate nell'ora del delitto, Sala sostiene che non si sia ancora presentato agli inquirenti “perché o non si rende conto dell'importanza o ha da nascondere qualcosa”. Del resto, il suo silenzio non indica automaticamente un suo coinvolgimento nel delitto, ma potrebbe essere dovuto anche ad altre circostanze, da problemi con la giustizia a un permesso di soggiorno scaduto. E il fatto che non sia stato ancora rintracciato, nonostante l’identità nelle mani degli investigatori coordinati dal pm Emanuele Marchisio, potrebbe indicare un suo allontanamento. Una persona che forse abita nel paese di quasi 8mila abitanti o lo frequenta più o meno abitualmente. Rintracciarlo potrebbe rappresentare un importante passo avanti per stringere il cerchio sul killer di Sharon.