Terno d'Isola (Bergamo), 23 agosto 2024 – E' stata la zia materna Giusi Previtali a scrivere il messaggio-appello anonimo affisso in via Castegnate, a pochi metri dal luogo dove Sharon ha trovato la morte. Un messaggio perché chi sa parli, perché tacendo si rende complice del Caino che ha ucciso Sharon.
La signora che è stata anche la madrina di Sharon, abita in via Adda a Bottanuco, in una villetta accanto a quella dei Verzeni. "Era timida - ha detto a Pomeriggio 5 -, riservata. Non so più come definirla. Una vita normalissima. Nessun colpo di testa. Niente. Le piaceva leggere. Semplice". Si erano viste per l'ultima volta circa un mese fa, Sharon andava a venire. Sulla frequentazione di Scientology, la zia di Sharon ha risposto che la nipote era andata alla riunioni una sola volta. Poteva avere dei nemici? "Era impossibile", ha risposto zia Giusi.
"Nessuno - ha scritto la zia di Sharon - può riportarcela indietro, ma qualcuno può dare una spiegazione a tutto ciò. La parola PERCHE' è la prima parola del giorno e l'ultima della giornata. Ogni giorno è così, ogni giorno è angoscia. Non siate complici di questa brutalità. Sharon è figlia di tutti, è una parte della nostra vita. Chi sa non volga le spalle, non si nasconda, ma abbia il coraggio di dare giustizia a una vita ...".
"La morte - ha aggiunto - è inevitabile, ma la violenza no. "Caino ha colpito ancora”, diceva il sacerdote nel giorno del funerale, ma Caino sta colpendo, uccidendo ogni giorno. Quel coltello maledetto sta colpendo tutti, sta affondando la sua lama lentamente nei nostri cuori, creando dolore, rabbia rimpianti. Caino è chiunque non parli, è chiunque non dica la verità. Caino è chi sa ma rimane nel silenzio e fa finta di niente. Niente è come prima, nessun respiro, nessun attimo di vita. Il pensiero è fisso su Sharon e sulla parola PERCHE? La vita è ferma a quella notte".