FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Sharon uccisa in strada a coltellate, spunta un nuovo testimone: “Una lite prima delle grida d’aiuto”

Il team di inquirenti sta passando al setaccio le immagini delle telecamere alla ricerca di indizi per fare chiarezza sulla morte della 33enne di Terno d’Isola. Una ragazza avrebbe sentito qualcosa prima delle urla della vittima

Sharon Verzeni uccisa a coltellate fuori dalla sua casa di Terno d'Isola

Sharon Verzeni uccisa a coltellate fuori dalla sua casa di Terno d'Isola

BERGAMO – Il lavoro è tanto. Una sorta di full immersion in un “mare” di immagini da visionare, passare al setaccio, una, due volte, forse di più per non perdere nemmeno un minuscolo dettaglio che potrebbe essere utile alle indagini. Fotogrammi raccolti da una cinquantina di telecamere, private e comunali, che gravitano e vigilano sulle vie di Terno d’Isola, a volte non così nitidi.

Ed è lì che si stanno concentrando i carabinieri del Ros di Roma unitamente ai colleghi del Nucleo investigativo di Bergamo per venire a capo di questo giallo d’estate che a oggi non ha ancora un movente, una pista prevalente. Oltre che vederle, quelle immagini occorre anche collegarle nel tempo, un’ora prima e dopo l’omicidio di Sharon Verzeni, 33 anni, avvenuto alle 00.50 della notte tra il 29 e il 30 luglio in via Castegnate, dove le telecamere non ci sono. Sono collocate in via Castello, ci sono in piazza VII Martiri, ma il tratto di strada dove Sharon camminava con le cuffiette ascoltando musica non è coperto.

Da collocare nel tempo ci sono anche le testimonianze, le segnalazioni arrivate e raccolte dagli investigatori. Come quella di una inquilina del condominio al civico 29 di via Castegnate (il palazzo dove è stato posto sotto sequestro il garage con la branda) che quella notte avrebbe sentito prima un’auto sgommare e poi le grida di aiuto. Ma non ha saputo precisare quando. Ecco perché è importante darle una collocazione nello spazio tempo. Di certo poco l’aggressione di Sharon una vettura è transita, ma è quella dei giovani che poi si sono fermati per soccorrere la 33enne, a terra sanguinante, dopo i quattro fendenti. Le grida di aiuto potrebbe essere quelle della stessa vittima che prima di finire a terra barcollando con il cellulare ha chiamato il 118: "Aiuto, sono stata accoltellata”.

E poi c’è la segnalazione di una ragazza, che ancora non sarebbe stata sentita dai carabinieri, che ricorderebbe di aver udito un litigio tra Sharon e un’altra persona. Il suo assassino? Anche in questo caso, però, occorre procedere con i piedi di piombo, verificare l’attendibilità della segnalazione.

Questo in attesa delle risposte dei Ris di Parma sui tamponi eseguiti sul corpo e sui vestiti che indossava quella sera la vittima, alla ricerca di un dna, una traccia biologica che possa condurre all’assassino. Come altrettanto importanti saranno i riscontri sui vari coltelli. Nei prossimi giorni i carabinieri della Scientifica di Bergamo torneranno nel garage sequestrato per trovare qualche elemento interessante da inviare ai colleghi di Parma per essere analizzati, così come i cellulari. Ad esempio da quello della 33enne si potrebbe capire quanta strada aveva percorso e tracciare un percorso dopo essere uscita dalla casa di via Merelli.

Naturalmente verranno sentite persone che conoscevano Sharon, ricostruire la sua vita, anche al di fuori del lavoro al bar Vanilla di Brembate. Così come saranno sentite le persone vicino al suo compagno Sergio Ruocco, 37 anni, idraulico, originario di Seriate. Lui era a letto, dormiva, non si era accorto di che ora fosse, altrimenti, come ha detto, non l’avrebbe fatta uscire da sola.

Intanto ieri il sindaco di Terno d’Isola, Gianluca Sala, ha diffuso un comunicato dove spiega di essere consapevole del problema sicurezza. "Negli ultimi cinque anni l’amministrazione ha investito mezzo milione di euro sul tema sicurezza promuovendo un programma su più livelli che si è manifestato con una serie di risultati misurabili tra cui spicca il numero delle telecamere comunali, passate da 16 a 54”.