
Le auto in gara e il tempo clemente hanno richiamato in Città Alta tanta gente e appassionati (De Pascale)
Bergamo, 29 aprile 2019 - È la più antica corsa di macchine di legno, entrata da tempo nel cuore degli spettatori. Si può dire che fa parte della storia della città. Giunta alle soglie del mezzo secolo di vita - 47 le gare disputate - la competizione è nata nel 1955 dall’ idea di uno studente rimasto letteralmente folgorato da queste macchine artigianali viste in film americano. Corsa folle, segnalata nientemeno che da Red Bull Europa. Stiamo parlando della Soap box rally. L’organizzazione è stata come sempre affidata a Proloco Bergamo e Teamitalia con il patrocinio di Regione Lombardia e Comune, una manifestazione che ha ormai ha un suo posto fisso nel calendario degli avvenimenti che hanno profonde radici con il territorio.
Stravaganti macchinine, una ventina, costruite con un regolamento storico hanno sfrecciato a tutta velocità lungo le Mura venete di Città Alta, patrimonio dell’Unesco, una cornice di rispetto. Prima manche alle 14.30. Ecco scendere la vettura denominata “Formai del mut”, a forma di formaggio, uscita di strada. Durante la discesa ha perso anche la polenta. Non poteva mancare quella dei “Pirati”, quella che simboleggiava una Piramide, un trattore Same, una Ferrari (visto che ieri c’era anche il gran premio) a forma di bob. Insomma, per una volta la fantasia è stata liberata. E queste scatole si sono sfidate su pozzanghere di schiuma, vasche d’acqua, dossi, dune di sabbia, “piloti” intrepidi si sono sfidati sul percorso, mentre gli spettatori, alcune migliaia, hanno osservato divertiti e con il fiato sospeso. Il tempo clemente, sole, temperatura primaverile, e solo qualche nube, ha richiamato in Città Alta tanta gente, tra appassionati e semplici curiosi.
Due le prove in programma, una manche a cronometro, e quella a ostacoli: partenza a Colle Aperto. Nella prima le “scatole di sapone” sono scese a folle velocità per arrivare al traguardo, allestito a Porta Sant’Agostino, dopo aver percorso 1.490 metri di adrenalina. A seguire la prova a ostacoli, vale a dire il momento più atteso e spettacolare della manifestazione dove i partecipanti hanno dovuto superare chicane, vasche d’acqua, salti, vasche di schiuma. I trofei? In legno, ovviamente.