Regolamenti di conti, risse, scippi e molestie, soprattutto nel fine settimana. A segnalare l’ultimo episodio di una lunga serie nella stazione ferroviaria di Bergamo è la Filt-Cgil provinciale dopo che i lavoratori hanno denunciato una serie di gravi episodi di violenza provocati da gang di ragazzi, alcuni minorenni, che vanno ad aggiungersi ad altri casi di delinquenza. La stazione come una sorta di zona franca nel weekend. Ed è stato chiesto un incontro urgente al prefetto Ricci. "I nostri iscritti ci hanno riferito di una vera spedizione punitiva sabato scorso, con un ragazzo preso di mira da una gang che lo ha raggiunto sulla prima vettura del treno 22664 delle 17,50 in partenza per Treviglio - spiega il segretario generale Marco Sala -. La vittima è stata picchiata di fronte agli altri passeggeri, tra cui numerose famiglie con bambini. Poi gli aggressori hanno colpito il ragazzo con un machete". La polizia, riporta il sindacato, ci ha messo 15 minuti per arrivare. "Nei giorni di sabato e domenica, la Polfer ha una presenza carente nella stazione – sottolinea Sala -. L’unico presidio costante, quello dei carabinieri, si trova nel piazzale esterno, lasciando banchine e sottopasso spesso senza controlli. I lavoratori non ce la fanno più, ci riferiscono di una zona franca che viene lasciata abbandonata ogni sabato e domenica, con la sola eccezione dei giorni in cui in città si svolgono le partite di calcio che richiamano tifosi da fuori, occasione per cui le forze dell’ordine presidiano l’area".
Un altro episodio sarebbe avvenuto la settimana precedente (sabato 12 novembre): "Un ragazzo è stato accerchiato, minacciato con un coltello e derubato del cellulare nel sottopasso verso via Gavazzeni – aggiunge Sala -. È urgente un incontro col prefetto per trovare una soluzione efficace. Anche in vista dell’aumento dei passeggeri per le feste natalizie e il 2023, anno in cui Bergamo sarà Capitale della Cultura, con frotte di turisti in arrivo anche in treno". Il sindacato chiederà a Trenord di dispiegare sulle banchine le proprie squadre di controllo. "Sia garantita una volta per tutte la sicurezza dei passeggeri e di chi ogni giorno lavora nella stazione e sui treni, e cioè ai circa 150 addetti direttamente coinvolti nel traffico ferroviario a Bergamo e a tutti coloro che operano nell’edicola e nei bar – conclude Sala -. Lavorare nel comparto dei trasporti è diventato un rischio e, come si capisce anche dai 2 episodi di violenza avvenuti sui bus a Clusone e Orio, il fenomeno non è limitato a chi opera nelle ferrovie". Francesco Donadoni