Endine - L’incidente di venerdì, in cui ha perso la vita un camionista, ha riportato sotto i riflettori i nodi che da tempo affliggono la Statale 42 in Val Cavallina, una delle più trafficate della Bergamasca: mancanza di alternative in zona e alcune criticità viabilistiche. Per questo la giunta della Comunità montana dei Laghi bergamaschi, dopo un lavoro durato parecchi mesi in condivisione con Anas, ente proprietario della strada, ha approvato tre studi di fattibilità per migliorare la circolazione e la sicurezza sulla Statale 42. Tre i punti strategici, particolarmente problematici dal punto di vista della sicurezza e dello scorrimento del traffico, oggetto degli studi.
I piani
Il progetto più a valle è in località Martina, a Vigano. Si punta alla creazione di una terza corsia, che permetta l’entrata in sicurezza nella zona industriale, senza fermarsi sulla corsia attuale in direzione Bergamo, per ridurre gli incolonnamenti e il rischio di tamponamenti, in un’area interessata dal passaggio di numerosi mezzi pesanti.
Risalendo lungo la Statale si arriva a Casazza, in particolare all’innesto verso Monasterolo e la relativa provinciale: l’idea è di una rotonda prima dell’incrocio, verso Bergamo. Si prevede un peduncolo nell’abitato, con l’obiettivo di togliere il semaforo in centro al paese: l’intervento, non interessando direttamente la statale, richiederebbe la ricerca di altre risorse.
Rondò a Endine
Infine a Endine, in località Pertegalli. "Qui – spiega il sindaco Marco Zoppetti, assessore ai Lavori pubblici della Comunità montana – l’idea è di realizzare una rotonda per l’ingresso nella zona industriale, una controstrada, e riqualificare l’incrocio verso l’area produttiva di Sovere". Il totale degli interventi ipotizzati è di circa 15 milioni. Ad Anas sarà chiesto di realizzare le progettazioni e le opere.