Bergamo – Ci sono tutti i contorni del giallo. La conferma è arrivata oggi pomeriggio, quando nella casa di via XI Febbraio, a Mapello, dove il 21 aprile è stata trovata morta Stefania Rota, 62 anni, si sono materializzati i carabinieri della Scientifica del comando provinciale di Bergamo. Il sopralluogo potrebbe svelare uno scenario nuovo e confermare come in questa storia ci siano aspetti che non tornano agli inquirenti (il pm è Letizia Ruggeri).
La parte disabitata
Gli uomini in tuta bianca sono entrati nell’appartamento al civico 28 rimuovendo i sigilli posti sul cancello, repertando e portando via materiale che verrà sottoposto a ulteriori analisi. Oltre che nell’appartamento al primo piano, dove viveva la 62enne, i militari del nucleo scientifico hanno passato al setaccio anche la parte disabitata dell’abitazione, dove una volta c’erano gli uffici della ditta del papà di Stefania che faceva il fabbro.
La cassetta della posta
Stefania Rota è stata trovata a terra, in salotto, con la porta dell'abitazione chiusa a chiave dall’interno. Sembra che le chiavi di casa siano sparite. Così come non si trova la sua Ford Fiesta blu e il suo telefonino. Anche la cassetta della posta, nei giorni precedenti al ritrovamento, risultava vuota, "come se qualcuno la tenesse pulita, si pensava lo facesse lei”, ha riferito un parente che, vista la delicatezza della situazione, preferisce mantenere il riserbo.
Sola in casa?
Ma che stavano cercando gli uomini della Scientifica? Tracce diverse da quella di Stefania. Una delle ipotesi è che la donna quando è morta per cause naturali (aveva diverse problematiche) non fosse in casa da sola. Forse una persone che lei frequentava e che potrebbe aver fatto sparire auto, chiavi e cellulare per evitare ogni coinvolgimento.
Conti corrente al setaccio
Nel frattempo gli inquirenti stanno svolgendo accertamenti sui conti della 62enne, gli averi che potrebbero aver lasciato a lei. Stefania Rota viveva da sola nell’abitazione dei genitori: il papà era molto conosciuto in paese proprio per la sua attività lavorativa. A differenza di Stefania, schiva, molto riservata, curata, educata, come ha confermato un cugino che ancora non si capacita di tutta questa vicenda.
La vacanza al mare
Dalle testimonianze raccolte, pare che avesse in programma di accompagnare al mare uno degli anziani del paese di cui si occupava. La partenza sarebbe stata intorno alla metà di marzo, con ritorno per Pasqua. Se ciò fosse confermato, la data della morte potrebbe risalire alla prima metà del mese. Anche a Mapello, la gente, più passano i giorni, si sta convincendo che qualcuno potrebbe aver fatto del male a Stefania.