MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Studente aggredito per aver guardato una ragazzina. Raccolta firme dei genitori: “Serve un presidio di polizia in zona stazione”

Bergamo, l’appello del comitato genitori dell’istituto Natta. Nelle zone Autolinee stazione Fs e Propilei da tempo baby gang compiono scorribande provocando il panico

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Polizia fuori dall'istituto Natta di Bergamo

Bergamo – Una raccolta firme che sarà poi inviata al sindaco di Bergamo, Questura, Procura della Repubblica e scuola. È l’iniziativa dei genitori degli studenti dell’istituto Natta di Bergamo, dopo l’aggressione, l’ultima in ordine di tempo, subìta da uno studente sedicenne, che nei giorni scorsi è stato affiancato e strattonato da un gruppo di giovanissimi mentre aspettava il bus alla stazione delle Autolinee, solo per aver guardato una ragazzina. Non è la prima volta che uno studente della scuola subisce un’aggressione.

Gli assalitori appartengono ad una delle baby gang che da tempo compiono scorribande nella zona della stazione delle Autolinee, della stazione ferroviaria e ai Propilei di Porta Nuova, seminando il panico tra gli studenti e i viaggiatori. Una volta a casa, il ragazzino ha subito avvisato la scuola e i genitori, che hanno immediatamente sporto denuncia. Oggi il comitato genitori dell’istituto Natta incontrerà la dirigente scolastica Savia Nardone, proprio per discutere del tema della sicurezza. “Purtroppo – spiegano alcuni genitori degli studenti del Natta – l’impressione è che Bergamo sia diventata una città pericolosa, soprattutto per i più giovani. Serve ottenere il presidio di polizia e carabinieri nella zona della stazione, specie nelle ore sensibili, quando i nostri ragazzi si recano a scuola, in particolare nel sottopasso della stazione ferroviaria, punto nevralgico. Non è accettabile che i nostri figli debbano subire queste violenze vigliacche in modo reiterato”.

“Siamo tutti dalla stessa parte, che è quella di garantire maggiore sicurezza possibile ai ragazzi della scuola – sottolinea la preside Nardone –, nell’istituto è presente da anni un referente che si occupa dei temi della salute e della sicurezza, in primis sui luoghi di lavoro per quanto riguarda gli stage e poi anche per queste situazioni. Abbiamo incontrato il prefetto proprio sul tema della sicurezza ed è chiaro che l’attenzione a questo tema è molto alta in città. Fin dai primi incontri a scuola viene illustrato ai ragazzi come comportarsi e come reagire di fronte a situazioni come quella in cui si è trovato il nostro studente alcuni giorni fa”.