Bergamo, 8 novembre 2024 – Accusato dell’omicidio del professor Cosimo Errico, avvenuto il 3 ottobre 2018 a Entratico, Surinder Pal per circa un anno e mezzo (569 giorni) è rimasto in carcere, come misura preventiva. Con la sentenza di assoluzione diventata definitiva, il sessantaduenne di origini indiane ha presentato istanza – con l’avvocato Michele Agazzi – per il riconoscimento della riparazione per ingiusta detenzione. La cifra complessivamente richiesta è di 150mila euro. Dovessero accogliere la richiesta i giudici calcolerebbero una quota per ogni giorno di carcerazione oltre a una eventuale cifra discrezionale per le conseguenze personali subite dal detenuto.
Cosimo Errico, 58 anni, professore all’istituto Natta di Bergamo, venne colpito con 23 coltellate nella sua fattoria didattica “Cascina dei fiori”, a Entratico, dove Surinder Pal lavorava. Abitava a Casazza con il connazionale Mandip Singh, a sua volta finito nei guai con l’accusa di favoreggiamento e a sua volta assolto. Nella cascina erano ospitate le scolaresche per visite guidate e didattiche. Così anche il giorno dell’omicidio. Dopo le coltellate, sferrate mentre il professore era accovacciato davanti al frigorifero, il corpo fu cosparso di benzina e gli venne dato fuoco. A fare la terribile scoperta il figlio della vittima nella notte, dopo che il padre non rispondeva al cellulare. Secondo la prima ricostruzione dell’accusa (pm Carmen Santoro, titolare del fascicolo) Surinder Pal – con problemi di alcol e dedito a furtarelli –, dopo essere rientrato a casa, a Casazza, era tornato nella cascina di Entratico alla ricerca di denaro, 632 euro che erano stati versati da una scuola per una visita didattica. Scoperto dal professore, l’aveva ucciso. Assolto dalla Corte d’assise di Bergamo nell’ottobre 2021, il 12 gennaio la sentenza è stata confermata in appello. Nessun ricorso è stato presentato in Cassazione, la sentenza è definitiva.