FRANCESCO SARUBBI
Cronaca

Taglia legna nel bosco della vicina. Scivola nella scarpata e muore

Era impegnato in alcuni lavori nel bosco di una vicina di casa. All’improvviso, forse per un malore o per aver...

Era impegnato in alcuni lavori nel bosco di una vicina di casa. All’improvviso, forse per un malore o per aver...

Era impegnato in alcuni lavori nel bosco di una vicina di casa. All’improvviso, forse per un malore o per aver...

Era impegnato in alcuni lavori nel bosco di una vicina di casa. All’improvviso, forse per un malore o per aver messo male un piede, è scivolato in una scarpata per una decina di metri. Nella caduta è andato a sbattere contro un albero, procurandosi diverse ferite. Trasportato in codice rosso al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, con il trascorrere delle ore le condizioni di Giuseppe Ghirardi, 67 anni, di Algua, sono peggiorate e nella notte è sopraggiunto il decesso. Ghirardi ad Algua era uno dei volontari tuttofare. Anche per questo in paese era molto conosciuto. Mercoledì pomeriggio stava tagliando legna nel bosco di una vicina. Una zona in pendenza, nella frazione Rigosa. È scivolato per 10 metri, sbattendo contro una pianta e procurandosi traumi al volto, al torace e a un braccio. Sul posto sono corse alcune persone che lo hanno trovato cosciente. Scattato l’allarme, la centrale operativa del 118 ha inviato l’ambulanza dell’Associazione servizio volontari Altipiano Selvino-Aviatico e l’elisoccorso. Dopo aver prestato le prime cure sul posto, il 67enne è stato trasportato con l’elicottero all’ospedale di Bergamo in codice rosso, in condizioni gravi per le ferite riportate.

Sposato, con due figlie, pensionato della Minelli di Zogno, Ghirardi è rimasto cosciente durante il trasferimento all’ospedale. Le sue condizioni di salute sono precipitate dopo il ricovero. La salma è stata composta nella camera mortuaria, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sul posto per gli accertamenti i carabinieri della compagnia di Zogno. Il funerale sarà celebrato domani pomeriggio alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Rigosa.

Francesco Donadoni