
Il cantiere di restauro nel teatro Donizetti
Bergamo, 7 giugno 2018 - Procedono a ritmo serrato i lavori di restauro e messa a norma del teatro Donizetti di Bergamo, affidati alle imprese Fantino, di Cuneo, e Notarimpresa, di Novara. Nel corso della demolizione della galleria sono emersi una serie di elementi murari preesistenti alla sua costruzione. Ma la fase di demolizione ha portato alla luce anche due vecchie aperture dell’Ottocento, nella tessitura muraria, dell’edificio prospicente il Sentierone, tamponate dal blocco del foyer. Le operazioni edili sono ripartite, come da cronoprogramma, dopo la scoperta di opere impreviste nel cantiere, a soli due mesi dall’avvio dei lavori, tra cui il consolidamento degli impalcati della prima e seconda galleria, la rimozione di un serbatoio interrato di olio combustibile dismesso e dell’amianto dalle canne fumarie.
Una radiografia complessa, che ha riunito un team di quaranta uomini, su un apparato storico che, negli anni, ha subito diversi interventi. «Risolti i primi intoppi, siamo in una fase avanzata di demolizione – spiega il direttore tecnico del cantiere, Giovanni Mantovani – Stiamo procedendo con lo scavo del sotto platea a un metro e 80 centimetri e con la canalizzazione dei nuovi impianti elettrici, di refrigerazione e di riscaldamento. Nelle prossime settimane sarà la volta dei solai, con nuove pavimentazioni ricostruite in acciaio e con la demolizione dell’area camerini». All’opera c’è anche la squadra delle restauratrici, che si stanno occupando di minuziosi e delicati interventi di pulizia e di verifica dello stato di conservazione della pellicola pittorica originaria, nella parte storica monumentale del teatro cittadino. La struttura abbandonerà l’abito rosa del foyer d’ingresso, sotto al quale sono emersi diversi strati di colore, per tornare alla colorazione originale e indossare i toni caldi del beige, dell’avorio e dell’ocra, mantenendo cornici e profili dorati.
Dal cornicione marcapiano, verso il basso, le varianti cromatiche vanno dal rosa al viola al verde scuro, dall’avorio al beige e all’ocra, con la presenza di coloriture originarie degli stucchi. Procedendo, invece, dal cornicione marcapiano verso l’alto, gli interventi di restauro porteranno il colore alla sua calda cromatura originaria di color beige, mentre le finiture a marmorino pigmentate in pasta, sembrano non presentare un buono stato di conservazione. Procedendo con il restauro, gli interventi manterranno il livello pittorico originario dei parapetti decorati sui palchi, tranne che per il primo.