
Tifosi dell'Atalanta
Bergamo, 7 settembre 2015 - A Bergamo i tifosi dell'Atalanta prendono le distanze dagli ultras. "Bergamo vi ha detto basta. In maniera garbata", si legge sul sito atalantini.com, molto vicino alla tifoseria organizzata, ma che non ha condiviso l'ennesima protesta degli ultras nerazzurri. Sabato sera, infatti, durante il trofeo Bortolotti, intitolato alla memoria degli scomparsi presidenti Achille e Cesare, avevano scandito cori contro le forze dell'ordine e poi lasciato lo stadio. Un atteggiamento di solidarietà verso il leader Claudio Galimberti, detto 'Bocia', colpito da un nuovo Daspo di cinque anni emesso dal questore Girolamo Fabiano. Il 'Bocia', secondo la polizia, aveva oltrepassato la zona di prefiltraggio nell'aprile scorso, prima di Atalanta-Sassuolo, con una testa di porchetta in mano da «regalare» agli agenti, pur essendo gravato da divieto di entrare nell'impianto.
Adesso la tifoseria bergamasca si divide. A dar la voce ai 'moderati' è una lettera firmata da un misterioso 'Rodrigo Diaz', ma pubblicata sull'homepage dallo staff di atalantini.com. Tra le righe si sottolinea il tifo positivo dei molti bambini presenti allo stadio, in contrapposizione a quello andato in scena contro le forze dell'ordine per tutto il primo tempo del match contro lo Shakthar. "Ed è inutile chiedere scusa alla famiglia Bortolotti - si scrive in riferimento allo striscione con cui gli ultras avevano messo avanti le mani nel giustificare la loro protesta - pensate proprio che sia sufficiente un lenzuolo per farvi perdonare?". La lettera prosegue con un invito agli ultras a raccogliere l'appello 'molto forte' lanciato dagli spettatori più giovani. "Avete ignorato gli appelli di Bergamo. Ascoltate almeno l'appello di questi bambini, tantissimi bambini. Potrebbe essere l'ultimo".