M.A.
Cronaca

Traffico di rifiuti: scontro sulle intercettazioni

Bergamo, al processo con 23 imputati per lo smaltimento illecito il pm chiede l’acquisizione di telefonate utilizzate in altri dibattimenti

Operai al lavoro (foto di repertorio)

Bergamo, 28 dicembre 2020 - Battaglia sulle intercettazioni. È iniziato con le prime schermaglie tra accusa e difesa il processo, che si celebra al tribunale di Bergamo e che vede alla sbarra 23 imputati, per il presunto traffico di rifiuti illecitamente smaltiti, anche durante gli scavi per i lavori al polo scolastico di Treviolo e nell’ex cava di proprietà della Cavenord, in località Cascina Vallere, tra i Comuni di Ghisalba e Mornico. Secondo il pm Claudia Moregola, della Dda di Brescia (competente per questo tipo di reati), le intercettazioni telefoniche e ambientali utilizzate in altri processi che vedono coinvolto l’imprenditore di Grumello Pierluca Locatelli (che sta scontando ai domiciliari la condanna definitiva a 6 anni per i lavori della tangenziale bresciana di Orzivecchi) sarebbero utilizzabili anche in questo procedimento: il pm ha chiesto al collegio giudicante l’acquisizione nei confronti di Locatelli e di chi risulta imputato anche in processi nei quali tali intercettazioni sono state utilizzate.

Non solo. Visto che, alla luce di questo nuovo procedimento, sono emerse altre conversazioni ritenute interessanti dall’accusa, Moregola ha chiesto che vengano acquisite le trascrizioni nei confronti di altri imputati. Le difese si sono opposte. L’avvocato Stefano Verzelletti, che assiste l’ex sindaco di Mornico, Ermanno Chiodini, afferma che essendo all’ex contestato un reato che non prevede l’arresto obbligatorio, le intercettazioni non possono essere utilizzate. Anche perchè, hanno sostenuto altri difensori, non c’è un nesso fra i vari procedimenti che giustifichi tale utilizzo. La decisione del tribunale sarà resa nota all’udienza del 14 gennaio.