![Manuel Vargiu, 45 anni, era residente a Ponteranica: lascia la moglie e un figlio. Le ipotesi: un difetto nel macchinario appena acquistato o manovra errata. . Manuel Vargiu, 45 anni, era residente a Ponteranica: lascia la moglie e un figlio. Le ipotesi: un difetto nel macchinario appena acquistato o manovra errata. .](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZTE4NzNjNzQtNTFlNC00/0/tragedia-a-valbrembo-bullone-colpisce-operaio-altra-vittima-sul-lavoro.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Manuel Vargiu, 45 anni, era residente a Ponteranica: lascia la moglie e un figlio. Le ipotesi: un difetto nel macchinario appena acquistato o manovra errata. .
Tragedia sul lavoro a Valbrembo. A perdere la vita Manuel Vargiu (nella foto), 45 anni, residente a Ponteranica, sposato e padre di un figlio. Secondo una prima ricostruzione l’uomo sarebbe stato colpito da un bullone espulso da un macchinario. È successo ieri pomeriggio intorno alle 16,45 all’interno dei Vivai Cattaneo, in via Kennedy, un controviale della Villa d’Almè-Dalmine, accanto alla tangenziale sud.
La vittima, che era un meccanico esterno al vivaio, era stato chiamato dalla ditta per far partire un’attrezzatura acquistata da quest’ultima (arrivata nella giornata di martedì). L’infortunio sarebbe avvenuto proprio durante questa attività. Cosa sia successo, come mai quel bullone è fuoriuscito all’improvviso sarà oggetto di accertamento. Da chiarire, tra le varie ipotesi al vaglio degli inquirenti, se ad esempio quel macchinario arrivato in azienda solo un paio di giorni prima avesse qualche difetto. Oppure, altra ipotesi, se all’origine dell’incidente vi possa essere una manovra errata dell’operaio. Sta di fatto che il colpo è stato tremendo e fatale, tant’è che per il 45enne non c’è stato nulla da fare. L’allarme è stato immediato. La centrale operativa del 118 ha inviato sul posto un’automedica e un’ambulanza di Padana emergenze, ma quando il personale sanitario ha raggiunto il luogo in cui si era verificato l’infortunio per l’operaio non c’è stato altro da fare che constatarne il decesso.
Sono intervenuti anche i vigili del fuoco, mentre per i rilievi di legge erano presenti i carabinieri della Compagnia di Zogno e il personale dell’Ats. È stato subito informato il pm di turno. Disposto il sequestro dell’attrezzatura e di tutti gli elementi utili all’indagine, la salma è stata messa a disposizione del magistrato per gli accertamenti che indicherà. Appena saputo della terribile notizia, in azienda è accorsa la moglie dell’operaio. La Bergamasca continua a viaggiare a una media di oltre mille denunce per infortunio sul lavoro ogni mese e ha chiuso il 2024 con 12.965 pratiche presentate all’Inail.