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Bergamo, maratona di trapianti: 6 in 24 ore

La scelta di un solo donatore ha cambiato quattro vite. Salvo anche bimbo di 10 anni

Intervento

Bergamo - Maratona di trapianti all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: lo scorso 21 giugno ne sono stati eseguiti 6 in meno di 24 ore. Tra le persone operate anche un bambino e un malato terminale di Covid, che ha ricevuto il terzo trapianto di polmoni per polmonite da Coronavirus in Italia. Più di 70 i professionisti coinvolti. Tutto inizia nel primo pomeriggio del 21 giugno, quando al Centro trapianti di cuore arriva la segnalazione di una donazione per una paziente di 21 anni, affetta da una grave cardiopatia congenita. La ragazza aveva già subito un trapianto 15 anni fa, ma il suo cuore nuovo aveva sviluppato un rigetto cronico grave. I medici si organizzano per il trapianto nel corso della notte. In tarda serata arriva un’altra segnalazione di un cuore disponibile per un bimbo di 10 anni in lista d’attesa da settembre. In contemporanea si svolge un doppio trapianto di polmoni in un uomo di 44 anni, con un’insufficienza respiratoria terminale causata dal Covid. Il suo intervento, iniziato alle 7.30 del 22 giugno, termina 7 ore dopo. Un’ora dopo l’inizio di questo intervento, un’altra equipe parte per il prelievo del secondo cuore. Alle 12 il bambino viene portato in sala operatoria.

Nella sala operatoria accanto si svolge un trapianto di fegato su una donna di 65 anni, affetta da cirrosi epatica in progressivo peggioramento. Poco prima delle 18 inizia un trapianto di rene singolo in un uomo di 45 anni, in dialisi dal 2005. All’1.25 del 23 giugno inizia un altro trapianto di rene in un paziente di 33 anni, in lista dal 2016. L’operazione termina alle 3.40, poco meno di 24 ore dopo l’inizio del primo trapianto. Polmoni, reni e fegato venivano da un unico donatore, morto in un altro ospedale lombardo.